La restanza

da Martedì, 18 Novembre, 2025 a Mercoledì, 19 Novembre, 2025
Ore: 
10.30

regia di Marianna Andrigo
con Marta Vergani e Marco Bertani
 
Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi.
Vito Teti, La restanza
 
Amo i miei luoghi e, a volte, odio restarvi e vorrei disseminarmi in tutti i luoghi del mondo; avverto spesso la frustrazione del restare per cambiare un mondo che non sembra voler cambiare, che anzi sembra scomparire e morire giorno dopo giorno, ed ecco che mi accingo a raccontare il senso, il disagio, la bellezza di vivere nel luogo da cui osservo il mondo.
Vito Teti, La restanza
 
Rimanere o andare, radicarsi o avventurarsi, lasciare o tenere? Fin da giovani si oscilla tra tensioni opposte che ci fanno immaginare di crescere lì, dove si è nati, o lì, dove non sappiamo cosa c’è. Eppure nei racconti e nelle storie di chi resta si trova anche la forza e il coraggio di chi ha scelto di partire.
La performance gioca su questa tensione dove passato e futuro si disputano il loro ruolo nel presente.
 
La restanza è uno spettacolo che nasce dal pensiero antropologico di Vito Teti, per il quale il restare non è immobilità né rassegnazione, ma una scelta consapevole, un atto di coraggio e di responsabilità verso se stessi e verso la comunità.
 
In scena si esplora la condizione universale dei giovani: rimanere o andare, radicarsi o avventurarsi, lasciare o tenere. È la tensione che accompagna l’adolescenza, un’età in cui passato e futuro si contendono il presente e ogni decisione diventa possibilità di costruzione identitaria.
 
Attraverso il linguaggio del corpo, della luce e delle immagini, due giovani interpreti danno vita a un racconto poetico che unisce memoria e desiderio, tradizione e cambiamento, intimità personale e dimensione collettiva. Lo spettacolo diventa così un laboratorio simbolico in cui gli studenti possono riconoscere le proprie domande, i propri dubbi e le proprie speranze.
 
La restanza si rivela come un movimento interiore: un modo di abitare il luogo e il tempo presenti, senza rinunciare al sogno di partire, ma sapendo che la vera sfida sta nel trasformare ciò che ci circonda e nel costruire un senso nuovo del “restare”.
 
regia: Marianna Andrigo
testi e assistenza alla regia: Carola Minincleri Colussi
con: Marta Vergani, Marco Bertani
video: Solenn Le Marchand
luci: Alice Marchiori
produzione you Theater
 
Durata: 60 minuti + confronto finale con gli artisti
 
 
Il progetto è stato cofinanziato dall’Unione europea - Fondo Sociale Europeo Plus, nell’ambito del Programma Nazionale PN Metro Plus e Città medie Sud 2021-2027.
 
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Ultimo aggiornamento: 07/10/2025 ore 11:21