I Direttori suonano... e si raccontano

Venerdì, 13 Aprile, 2018
Ore: 
20:30

Intervistati da MARIO BRUNELLO
 

LUIGI PIOVANO violoncello e Sir ANTONIO PAPPANO pianoforte

Programma
Giuseppe Martucci, Due Romanze op. 72
Johannes Brahms, Sonata n. 1 in mi minore op. 38
Gaetano Braga, Meditazione lugubre in mi minore
Johannes Brahms, Sonata n. 2 in fa maggiore op. 99
 
 

I concerti del mese di aprile della XXXII Stagione di Musica sinfonica e da camera di Mestre, organizzata dal Comune di Venezia in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Mestre, con la direzione artistica di Mario Brunello, costituiscono una rassegna preziosa dal titolo “I direttori suonano”. A salire sul palco del Teatro Toniolo di Mestre due coppie di prestigiosi direttori d’orchestra, qui nelle vesti di strumentisti. Scrive Mario Brunello: «Un’autentica novità sarà ascoltare due concerti di celebri direttori d’orchestra in veste di esecutori, al pianoforte, al violoncello, al clavicembalo e al flauto. Interpreti abituati a dirigere le più grandi orchestre del mondo ritornano a ese­cuzioni con il loro strumento originale, ma ci diranno anche come si sono trasformati i loro orizzonti». Intervistati da Mario Brunello, nel corso del concerto racconteranno al pubblico come l’attività direttoriale ha cambiato la loro percezione della musica. Un’occasione imperdibile per ascoltare, oltre alla voce dei loro strumenti, i loro pensieri, esperienze e concezioni musicali.

Il 13 aprile alle ore 20.30 il duo d'eccezione composto da Sir ANTONIO PAPPANO, direttore musicale del Covent Garden di Londra e dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, richiestissimo in tutto il mondo, e LUIGI PIOVANO, primo violoncello solista di Santa Cecilia e lui stesso attivissimo direttore. Il duo eseguirà un programma che comprende la Sonata n. 1 in mi minore op. 38 e la Sonata n. 2 in fa maggiore op. 99 di Johannes Brahms, le uniche che egli scrisse per questo duo strumentale: pagine complesse, articolate ed affascinanti, che combinano con passione melodia e forma. Due dediche stanno alla base di queste sonate scritte a distanza di una ventina d’anni: nel primo caso un liederista e dilettante di violoncello, Josef Gänsbacher, nel secondo il brillante violoncellista del Quartetto Joachim, Robert Hausmann. Completano il programma Due Romanze op. 72 di Giuseppe Martucci e Meditazione lugubre in mi minore di Gaetano Braga. Spiega Antonio Pappano: «La programmazione di Brahms è una cosa usuale nel mondo della musica da camera e noi abbiamo sempre tentato di accompagnare questi pezzi con brani di compositori italiani» contemporanei a Brahms.

Luigi Piovano

Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi. Premiato in diversi concorsi internazionali, è stato borsista della “International  Menuhin Music Academy” di Gstaad e membro della “Camerata Lysy” e si è esibito, anche come solista, sotto la direzione di Yehudi Menuhin.

Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall di New York, a Tokyo e a Roma. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA).

Ha tenuto concerti di musica da camera con Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leonidas Kavakos, Katia e Marielle Labeque, Nikolay Lugansky, Malcolm Bilson. Dal 2007 suona regolarmente in duo con Sir Antonio Pappano e dal 2009 fa parte del trio “Latitude 41”.

Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia – sotto la direzione di direttori come Chung, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi, Renzetti, Payare.

Fra gli impegni del 2015 e del 2016 concerti in duo con Sir Antonio Pappano, il debutto al Festival Virée classique di Montréal su invito di Kent Nagano e con la Seoul Philharmonic Orchestra diretta da Myung-Whun Chung, la prima assoluta del Concerto per violoncello di Péter Zombola con la Danubia Symphony Orchestra a Budapest.

Fra i suoi prossimi impegni, il debutto con la Orchestre Symphonique de Montréal diretta da Kent Nagano con il Doppio Concerto di Brahms insieme a Veronika Eberle, il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic Orchestra e il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony Orchestra diretta da Gianluigi Gelmetti e la Hyogo PAC Orchestra diretta da Jesus Lopez Cobos.

Fra i suoi dischi più recenti, le Sei Suites di Bach (2010) per la Eloquentia che nel 2011 ha pubblicato l’integrale per violoncello di Saint-Saëns e un CD di musiche di Schubert con Latitude 41. Nel 2012 la Nimbus ha pubblicato le Variazioni Goldberg di Bach registrate in trio con Dmitry Sitkovetsky e Yuri Zhislin. Nel 2015 Eloquentia ha pubblicato un nuovo CD di Latitude 41 con i due Trii di Saint-Saëns.

Suona un Alessandro Gagliano del 1710 e un violoncello a cinque corde William Forster III del 1795.

Dal  2002 si dedica sempre più alla direzione. Ha registrato per la Naxos tre Concerti per pianoforte di Paisiello (2009, solista Francesco Nicolosi) e per la Eloquentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (2010, solista Grazia Raimondi) e il Concerto per violinodi Britten (solista Livia Sohn), e ha collaborato con solisti come Luis Bacalov, Gemma Bertagnolli, Stefano Bollani, Pietro De Maria, Sara Mingardo, Dmitry Sitkovetsky, François-Joël Thiollier. Nel 2012 Eloquentia ha pubblicato un CD in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler con Sara Mingardo e Musici Aurei, premiato in Francia come miglior CD di Lieder dell’anno.

Dal 2008 è direttore artistico dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano.

Nel 2012 è stato nominato direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, incarico recentemente rinnovato fino a tutto il 2017. Dal 2013 è direttore musicale di Roma Tre Orchestra.

Dopo il grande successo ottenuto nel 2013 dirigendo gli Archi dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in un concerto di musiche di Schubert a Roma e la registrazione del medesimo programma per un CD pubblicato da Eloquentia, Piovano ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia. Nel corso del 2014 hanno riscosso entusiastici consensi in diverse sedi italiane, tra le quali il Ravello Festival, che si sono ripetuti nel 2015 e nel 2016 in varie sedi italiane (L’Aquila, Napoli, Festival Pontino, Reggio Emilia, Piacenza) e a Roma in Sala Santa Cecilia prima con le due Serenate di Dvořák e Čaikovskij e poi con un concerto dedicato a Rota, Morricone e Piovani, due programmi subito registrati per Eloquentia.

Fra i suoi impegni più recenti come direttore, il debutto sul podio della New Japan Philharmonic Orchestra.

 

Sir Antonio Pappano

Dal 2005 è Direttore Musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dal settembre 2002 Music Director del Covent Garden di Londra. In passato ha ricoperto altri incarichi di prestigio: nel 1990 viene nominato Direttore Musicale della Norske Opera di Oslo e dal 1991 al 2002 ricopre lo stesso ruolo al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles.

Nato a Londra nel 1959 da genitori italiani, studia pianoforte, composizione e direzione d’orchestra negli Stati Uniti. Fra le tappe più prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 e al Festival di Bayreuth nel 1999. Pappano ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony Orchestra. Nel 2005 è stato nominato “Direttore dell’anno” dalla Royal Philharmonic Society e ha vinto il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana per l’esecuzione dei Requiem di Brahms, Britten e Verdi realizzati con i Complessi Artistici dell’Accademia di Santa Cecilia. Nel 2015 il premio Abbiati è stato attribuito allo spettacolo Les Troyens diretto da Pappano alla Scala di Milano.

Sir Antonio Pappano registra per Warner Classics e con l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia ha inciso diversi cd. Fra le incisioni più recenti l’Aida di Verdi (vincitrice di numerosi premi, fra cui il Gramophone Classical Music Awards 2016, l’ECHO Klassik Preis 2016 come “Direttore dell’anno” e il Preis der deutschen Schallplattenkritik, Premio della critica discografica tedesca), il Primo Concerto di Čaikovskij e il Secondo di Prokof’ev con Beatrice Rana alla tastiera, il Concerto per violino di Brahms e il Primo Concerto di Bartók interpretati da Janine Jansen e il Concerto per pianoforte di Schumann con Jan Lisiecki (DG). Di recente pubblicazione il cd “Anna Netrebko. Verismo” (DG) e, per l’etichetta Ica Classics, la Seconda e Quarta Sinfonia di Schumann e In the South e la Prima Sinfonia di Elgar. Nel febbraio 2016 Pappano ha ricevuto il 58° Grammy® Award nella categoria “Best Classical Solo Vocal Recording” insieme al mezzosoprano Joyce DiDonato per il loro cd “Joyce&Tony” (Erato).

Il 16 aprile 2007 Sir Antonio Pappano è stato nominato Accademico Effettivo di Santa Cecilia. Nel 2012 la regina Elisabetta lo ha nominato Cavaliere per i servizi resi alla musica; nello stesso anno è stato anche nominato Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2015 gli è stata conferita la Laurea honoris causa in Musica e Spettacolo dall’Università Tor Vergata di Roma e la RPS Gold Medal - la più alta onorificenza della Royal Philharmonic Society - divenendo il 100° RPS Gold Medallist a partire dalla fondazione del premio, nel 1870.

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Ultimo aggiornamento: 13/04/2018 ore 10:33