07-09.07.2022 "La risorsa acqua: dalle Dolomiti al Mare"

Da giovedì 7 a sabato 9 luglio 2022 si è tenuto il convegno "La risorsa acqua: dalle Dolomiti al Mare dalle sorgenti alle foci' presso il Rifugio Pietro Galassi - Città di Mestre alla Forcella Piccola dell'Antelao, Calalzo di Cadore (BL). L'evento di tre giorni ha mirato a confrontarsi sulla risorsa acqua con contributi volti a metterne in luce caratteristiche e vulnerabilità lungo tutto il suo percorso: dalle sorgenti alle foci. Il Veneto è un territorio ancora ricco di questa risorsa primaria anche se sta vedendo drasticamente diminuire le proprie riserve rappresentate dai ghiacciai: esserne consapevoli e intervenire è un dovere verso l’intera umanità.

La cittadinanza tutta ha potuto seguire i tre giorni di lavoro online www.facebook.com/rifugiogalassi e poi essere di persona sabato 9 luglio 2022.

L'iniziativa è stata frutto della collaborazione tra Comune di Venezia, CAI Club Alpinismo Italiano, Ufficio Regionale UNESCO per la scienza e la cultura in Europa, CNR Consiglio Nazionale di RicercaFondazione Dolomiti UNESCO e Europe Direct Venezia Veneto del Comune di Venezia

Nel corso dell’incontro è stato anche promosso il progetto “Rifugi montani sentinelle del clima e dell’ambiente” frutto dell’accordo quadro siglato tra il Consiglio Nazionale delle ricerche (CNR) e il CAI Club Alpino Italiano con l’obiettivo di migliorare la conoscenza degli ambienti ed ecosistemi di alta quota, oltre che la comprensione dei fenomeni climatici in atto.

“I gestori del Rifugio Galassi città di Mestre – spiega il presidente del CAI Mestre Alessandro Bonaldo - ormai lo stanno toccando con mano quotidianamente. Con lo sguardo ci si sta abituando a non vedere più le lingue di neve primaverile che permeavano fino a metà luglio “la tenda” di ghiaccio sotto la cima dell’Antelao. Ecco allora l’importanza di riunire tutte le istituzioni che sono chiamate a difendere e conservare l’ambiente e a veicolare un approccio nuovo sostenibile da parte dei frequentatori della montagna”.
“Il cambiamento climatico -  aggiunge Rosalia Santoleri, presidente della Commissione oceanografica italiana e direttore dell’Istituto di Scienze marine CNR Venezia – sta causando sempre più spesso fenomeni meteorologici estremi, come siccità, ondate di calore e inondazioni. Il convegno intende aprire un dibattito e un confronto che coinvolge istituzioni politiche, culturali e ricerca scientifica, aperto a cittadini per confrontarsi sullo stato delle conoscenze e gli strumenti a disposizione per preservare questa risorsa indispensabile per la vita e per il mantenimento degli ecosistemi”.
“Contiamo fortemente – conclude l'Assessore all'Ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin - nella collaborazione tra i diversi soggetti, pubblici e privati a diverso titolo coinvolti, che impone la sfida per la tutela della risorsa idrica e climatica per Venezia e il suo territorio ‘dalla sorgente alla foce’, in un unicum inscindibile, nonché nel contributo attivo che l’intera comunità locale saprà dare affinché la gestione sostenibile della risorsa acqua e l’adattamento climatico trovino humus a partire dai comportamenti individuali in ogni famiglia, impresa o spazio pubblico”.

=> Giovedì 7 luglio

  • 8.30 Arrivo a Calalzo - Praciadelàn (il rifugio mette a disposizione tre mezzi fuoristrada per il trasferimento da Praciadelàn a Capanna Alpina)
  • 10.15 Arrivo alla Capanna Alpina in Val d’Oten
  • 10.30 Incontro con le Autorità: Presidente Provincia Belluno Roberto Padrin, Sindaco di Calalzo di Cadore Luca De Carlo, Sindaco di San Vito di Cadore Emanuele Caruzzo
  • 11.00 Partenza per il sentiero che sale al Rifugio (teleferica per il trasferimento dei bagagli)
  • 13.00 Arrivo (sistemazione in rifugio)
  • 13.30 Pranzo
  • 15.00 Apertura del convegno: presentazione e saluti Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro; Presidente Generale CAI, Antonio Montani; Direttore Ufficio Regionale UNESCO per la scienza e la cultura in Europa, Ana Luiza M. Thompson-Flores; Direttore CNR-ISMAR, Rosalia Santoleri; Capo della Rappresentanza a Milano, Commissione Europea, Massimo Gaudina (VEDI VIDEO MESSAGGIO DI MASSIMO GAUDINA)
  • 15.30 Cattedra UNESCO “Acqua Cultura SDGs: proposte transdisciplinari di formazione accademica” (Chiara Biscarini & Lisa Bitossi Università per Stranieri di Perugia)
  • 16.15 UNESCO: Il programma intergovernativo idrologico IHP e il rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2022 “Acque sotterranee: rendere l’invisibile visibile” (Jonathan Baker, Ufficio Regionale UNESCO per la scienza e la cultura in Europa)
  • 17.00 Pausa caffè
  • 17.15 Il riscaldamento del clima e i suoi effetti sulla Regione Mediterranea (Rosalia Santoleri, CNR-ISMAR)
  • 18.00 Gli effetti del cambiamento climatico su delta del Po e zone costiere del Nord Adriatico (Davide Bonaldo, Christian Ferrarin, CNR-ISMAR)
  • 18.45 Piano di mitigazione e adattamento del clima della città di Venezia (Massimiliano De Martin & Cristiana Scarpa, Comune di Venezia)
  • 19.30 Cena

 

=> Venerdì 8 luglio: 

  • 7.30 Colazione
  • 8.30 Escursione al Ghiacciaio inferiore dell’Antelao
  • 12.00 I rifugi montani sentinelle del clima e dell’ambiente e la Convenzione CAI-CNR- Inaugurazione della stazione meteorologica al rifugio Galassi; (Giuliano Cervi, Presidente del Comitato Scientifico Centrale CAI; Paolo Bonasoni, CNR-ISAC, Comitato di indirizzo CAI-CNR)
  • 13.00 Pranzo
  • 15.00 I rifugi alpini e la risorsa acqua: approvvigionamento e trattamento dei reflui; l’esperienza del rifugio Galassi (Francesco Abbruscato & Silvio Zanatta, CAI)
  • 15.45 Il contributo della ricerca scientifica nella comprensione del sistema di relazioni fiume-delta-mare: l’Infrastruttura di Ricerca DANUBIUS (Debora Bellafiore, CNR-ISMAR)
  • 16.30 Pausa caffè
  • 16.45 Usi antropici delle risorse idriche: urbano, agricolo, ecosistemico (Antonio Lo Porto, CNR-IRSA)
  • 17.30 La gestione delle acque di terraferma e il parco fluviale del Marzenego (Massimiliano De Martin & Danilo Gerotto Comune di Venezia)
  • 18.15 Il ruolo del network Europe Direct nella comunicazione del Green Deal Europeo (Francesca Vianello, Europe Direct Venezia Veneto del Comune di Venezia)
  • 18.30 L’acqua dalle Dolomiti al mare: elemento qualificante del paesaggio (Fondazione Dolomiti UNESCO); Approcci integrati per la gestione del Sito Patrimonio Mondiale UNESCO Venezia e la sua Laguna (Katia Basili, città di Venezia)
  • 19.30 Cena
  • 21.00 La rete mondiale dei musei dell’acqua UNESCO – il Museo dell’acqua di Venezia (Francesca Bampa, Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa & Pietro Lacasella, Water Museum of Venice)

 

=> Sabato 9 Luglio

  • 7.30 Colazione
  • 8.30 Escursione alla Forcella Piccola
  • 10.15 La drastica riduzione dei ghiacciai alpini e le conseguenze sulla risorsa acqua e la biodiversità (Guido Nigrelli, CNR-IRPI, in collegamento remoto dal Rifugio Gastaldi)
  • 11.00 Il progetto CAI di Citizen Science: “Studiamo insieme lo Stambecco” (Giuseppe Borziello, CAI e Mauro Bon, Museo di Storia Naturale di Venezia)
  • 11.45 Conclusione del convegno e saluti
  • 12.30 Pranzo
  • 15.00 Discesa a valle: Capanna degli Alpini, poi in fuoristrada fino a Praciadelàn

L’acqua è una risorsa preziosa, insostituibile ma non infinita. E’ fondamentale per la vita sul nostro Pianeta: indispensabile per tutti gli esseri viventi (animali, umani e vegetali) e necessaria per mantenere il nostro organismo in buona salute. Purtroppo la sua disponibilità non è infinita, è una risorsa limitata, e questo è causa di una serie di criticità su scala locale e mondiale. Per questa ragione tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti nel 2015 dai 150 leaders internazionali che si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente vi è “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”. Alle problematiche di accesso, di riduzione delle quantità disponibili si aggiunge che la contaminazione dell’acqua è in aumento, quale conseguenza diretta dei residui idrici industriali e dell’inadeguata eliminazione degli sprechi. Per di più, il cambiamento climatico sta causando sempre più spesso fenomeni meteorologici estremi, come siccità e inondazioni. Il Veneto è un territorio ancora ricco di questa risorsa primaria anche se sta vedendo drasticamente diminuire le proprie riserve rappresentate dai ghiacciai; esserne consapevoli e preservarla è un dovere verso l’umanità intera. E’ necessario tuttavia, anche dove non vi sono problematiche di accesso o disponibilità, garantire il dovuto rispetto: la diminuzione delle dimensioni di un ghiacciaio, il prosciugamento di una risorgiva, l’abbassamento di una falda, l’inquinamento di un pozzo rurale e del mare sono eventi ormai insopportabili per un ambiente, già stressato da innumerevoli attacchi quotidiani.

La strada giusta da perseguire sembra quella tracciata in ambito europeo dove ci si è prefissi di garantire: la protezione ed il miglioramento dello stato degli ecosistemi acquatici, nonché di quelli terrestri e delle zone umide che da questi dipendono; un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili; una maggiore protezione dell’ambiente acquatico che ne consenta il miglioramento anche attraverso l’adozione di misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite delle sostanze prioritarie, nonché l’arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di quelle pericolose; il blocco e la graduale riduzione dell’inquinamento delle acque sotterranee; un fattivo contributo alla mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità. Con riferimento agli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sulle risorse idriche ricordiamo che con il Patto di Glasgow, sottoscritto in occasione della COP26 in Scozia, la comunità globale ha ancora una volta evidenziato la gravità del problema climatico che stiamo affrontando, stabilendo una pietra miliare verso il processo di adattamento e di riduzione delle emissioni climalteranti. L’accordo enfatizza altresì l’importanza di agire sia a livello globale che a livello locale per l’adattamento climatico, ponendo particolare attenzione alla tutela e riqualificazione degli ecosistemi e al coinvolgimento delle comunità locali, andando anche oltre i confini amministrativi caratterizzanti gli enti locali. Tutti aspetti di cui il Comune di Venezia sente l’urgenza e che con il Piano climatico si sono voluti declinare per le specificità del nostro territorio. Contiamo fortemente nella collaborazione tra i diversi soggetti, pubblici e privati a diverso titolo coinvolti, che impone la sfida per la tutela della risorsa idrica e climatica per Venezia e il suo territorio “dalla sorgente alla foce”, in un unicum inscindibile, nonché nel contributo attivo che l’intera comunità locale saprà dare affinché la gestione sostenibile della risorsa acqua e l’adattamento climatico trovino humus a partire dai comportamenti individuali in ogni famiglia, impresa e spazio pubblico.

Alcune foto dell'evento

Per informazioni:
Comune di Venezia
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fax 041 2748182
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Ultimo aggiornamento: 30/05/2023 ore 17:27