Una triplice inaugurazione

 
L'inaugurazione della stagione si fa in tre
 
 La XXXII stagione di musica sinfonica e da camera del Teatro Toniolo, frutto anche quest'anno della collaborazione con gli Amici della Musica di Mestre, intende riempire di nuovi contenuti e opportunità il motto che l'accompagna da anni, "Io sono musica"; un ponte fra pubblico e esperienza sonora che non si vuole limitato a un rituale d'ascolto, ma aperto a più ampie occasioni di transito umano ed artistico, indicando fra le righe e le note un modo possibile di stare insieme e vivere la città. Va esattamente in questa direzione il testo introduttivo dedicato dal Direttore Artistico Mario Brunello alla stagione ventura; un programma di concerti che vale di più della somma di singole e qualificate occasioni d'ascolto, piuttosto un invito ad "essere" musica partendo da alcune proposte irrituali e coinvolgenti, in un esordio d'ottobre tutto da vivere, moltiplicato per tre.
 
- Chaplin sotto le stelle - Una stagione musicale che desidera aprirsi alla città può anche prendersi la libertà di uscire dalle mura del teatro, per abitare con fantasia e creatività lo spazio urbano e la sua storia; così il passaggio fra Piazzetta C. Battisti e Galleria Barcella, con la sua vecchia arena dell'ex Cinema all'aperto, può farsi la sera del 1 ottobre luogo magico, ospitando sotto le stelle un concerto per violoncello e pianoforte dedicato a Chaplin, con la sensibilità d'arco di Mario Brunello e il tocco di Massimo Somenzi; e lo schermo del vecchio cinema può ritornare per l'occasione incubatore d'immagini in movimento, curate da Francesco Lopergolo e rianimate dal genio di Charlot. Un luogo che ha fatto la storia di Mestre può riscoprire per una sera la sua vocazione antica, e risvegliare il calore del pubblico.
 
- Fatto a Manos. Musica per la solidarietà - Il 7 ottobre il Toniolo apre le porte al Coro Manos Blancas del Friuli, prima formazione corale italiana a far propria la lezione del maestro venezuelano José Antonio Abreu; sulle note di strumentisti e cantori il Coro dà corpo, sul palco, al "canto visivo" di un ensemble di bambini e adolescenti portatori di handicap, attraverso il movimento sincronizzato delle loro "mani bianche"; il risultato è una coreografia umana e sonora irripetibile, che si carica di un messaggio trascinante di universale solidarietà. Protagonisti dell'evento, assieme ai Manos Blancas, l'Orchestra e coro dell’Istituto Margherita Hack di San Vito al Tagliamento, e la GOM Giovane Orchestra Metropolitana
 
- Beethoven, lascia o raddoppia - L'Orchestra Senzaspine di Tommaso Ussardi ha fatto del proprio nome un preciso programma: quello di liberare la musica colta dalle "spine" che spesso la relegano ad ambiti d'elite, o comunque poco accessibili. Così, anche un capolavoro del sinfonismo ottocentesco come la Quinta di Beethoven può accostarsi all'amabile usanza del “caffè sospeso” napoletano; e il 14 ottobre sarà protagonista di un doppio concerto, nel quale si potrà ascoltare la Sinfonia due volte o regalare la seconda esecuzione a un nuovo ascoltatore, lasciando un "Concerto sospeso" un po' come si fa con un macchiato, per l'occasione corretto d'eterno.
Ultimo aggiornamento: 29/09/2017 ore 12:19