Aree naturali di Ca' Roman, Alberoni e San Nicolò: gli ambienti

fotografia della vegetazione dunale (Ammophila arenaria)

Habitat ed emergenze naturalistiche

Il territorio delle tre oasi lidensi è pregiato per diverse caratteristiche:

  • il sistema di "dune bianche" ad Ammophila è tra i meglio conservati dei litorali sabbiosi dell'Alto Adriatico
  • l'ampia zona di pineta e gli habitat naturali, tra cui lembi di "dune grigie" che comprendono praterie aride a Tortulo-Scabiosetum  (le cui specie distintive sono un muschio Tortula ruralis e una pianta erbacea Scabiosa argentea, tutelate dalla comunità europea)
  • le ampie praterie umide a Canna di Ravenna e Giunco nero.

Di particolare interesse la Centaurea tommasini (nella Lista Rossa della Flora italiana) e molte altre specie di interesse comunitario. Si segnala, oltre alle varietà rare di ambiente dunoso, anche la vegetazione tipica di barena - quale Limonium vulgare, Salicornia, Salsola soda, Inula crithmoides -  circostritta in una piccola zona in prossimità di Batteria Rocchetta, l'ex forte austriaco agli Alberoni. 

 

Fauna

fotografia delle cova dell'avifauna

Uccelli

Queste aree naturali si trovano lungo una rotta migratoria dell'avifauna che dall'Africa, salendo lungo le coste della penisola italiana, prosegue verso il nord-est europeo fino alla Romania. Molte specie considerate a rischio hanno trovato in questo sito una zona ospitale soprattutto per la nidificazione. Tra queste, il gruccione, che nidifica sulle alte dune e qui ha una delle più importanti colonie della provincia di Venezia, e il succiacapre, insettivoro crepuscolare, scomparso dalla pianura padana per ragioni antropiche.
Presenze di primo piano sono:

  • il fratino, piccolo limicolo, che continua a nidificare sugli arenili nonostante la presenza massiccia, in stagione, di bagnanti
  • a rara beccaccia di mare, che nidifica sulle barene interne della laguna e usa la spiaggia come sito di alimentazione
  • falchi e poiane, che si possono avvistare più all'interno, soprattutto durante il periodo migratorio.

Nel corso degli anni sono stati osservati i rari falchi pecchiaiolo e lodolaio, oltre al gheppio, nidificante ai margini della pineta, l'albanella minore, che forse in futuro potrebbe nidificare nelle ampie praterie umide retrodunali, lo sparviere a caccia di passeriformi. E' sicura la presenza dei rapaci notturni, assiolo e gufo, che si cibano dei numerosi roditori presenti in pineta.
All'interno della pineta nidificano molti i passeriformi tra cui l'usignolo, la capinera, il canapino, l'occhiocotto e lo zigolo nero, soprattutto in vicinanza delle praterie aride. Sulle dune assai numerosa è la presenza del cardellino, che si nutre di semi di alte piante erbacee. Il picchio rosso maggiore caccia gli insetti nei tronchi di vecchi alberi morti. Il rigogolo dal canto flautato e dagli sgargianti colori nero-gialli nidifica al confine tra la pineta e l'adiacente campo di golf. Nelle pozze d'acqua dolce sono presenti il martin pescatore e anche il tarabusino, caratteristico dei canneti.

fotografia di una nidiata

Anfibi e rettili

Tra le specie di anfibi e rettili presenti una menzione speciale va al biacco o "carbonasso", serpente lungo fino a due metri, e alla lucertola campestre, speci tutelate dalla Direttiva "Habitat", così come il rospo smeraldino, tipico degli stagni litoranei presenti nelle depressioni interdunali, una volta molto più diffuso, oggi al Lido a rischio di estinzione per la sempre più diffusa edificazione nel litorale e per la bonifica dei fossati e la frammentazione del territorio.


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Ultimo aggiornamento: 19/01/2024 ore 09:29