La processionaria

Ciclo di vita della Processionaria
 

Traumatocampa (=Thaumetopoea) pityocampa è un lepidottero defogliatore che compie una generazione all’anno. Gli adulti sfarfallano dal terreno tra la fine di giugno e l'inizio di settembre, con un picco di sfarfallamento nel mese di luglio, a seconda delle condizioni climatiche. Dopo essere stata fecondata la femmina depone le uova a spirale intorno ad una coppia di aghi, ricoperte da squame dell'addome; l'incubazione delle uova dura in media un mese. Le larve neonate si possono trovare già a fine luglio alle quote più elevate, mentre nelle aree di pianura e di media collina, queste si osservano di solito a partire da fine agosto; nelle pinete costiere non compaiono in genere prima di settembre. Sin dai primi stadi di vita le larve si nutrono degli aghi, scheletrizzandoli.

Il primo nido autunnale (prenido) viene costruito in prossimità dell'ovatura e consiste in una rete di fili siricei che ingloba alcuni aghi parzialmente erosi. Con il procedere dell'autunno le larve formano altri ricoveri progressivamente più compatti, fino a formare il nido definitivo in corrispondenza dell'inizio dell'inverno. Le larve mature, in un periodo variabile a seconda delle condizioni climatiche dalla fine di febbraio all'inizio di aprile, abbandonano la pianta ospite e in fila indiana si dirigono in processione verso un luogo adatto in cui interrarsi. Infatti, ad una profondità variabile dai 5 ai 20 cm, esse formano la crisalide e rimangono in una condizione di sviluppo arrestato (diapausa), fino al sopraggiungere delle condizioni ambientali idonee allo sfarfallamento (a volte la diapausa può protrarsi anche per anni).

Normativa di riferimento

Visto che il Decreto Ministeriale 6/12/2021 ha abrogato il DM 30/10/2007 che istituiva la lotta obbligatoria su tutto il territorio nazionale contro il lepidottero "Traumatocampa (Thaumetopea) pityocampa" (Processionaria del pino) ma considerato che dalla presenza delle forme larvali di tale lepidottero possono derivare effetti sanitari negativi su persone e animali domestici che frequentano, risiedono o si soffermano in aree interessate da loro infestazione, la lotta dev’essere attuata sia in ambito pubblico che in ambito privato. Permane l’obbligo di effettuare la lotta alla processionaria del pino in ambito privato e pubblico adottando adeguate misure protettive, rimuovendo e distruggendo i nidi, comunicandone al Servizio Suolo e Verde Pubblico l’avvenuta esecuzione. Tale obbligo verrà notificato di volta in volta al privato interessato tramite disposizione dirigenziale.

È fatto assoluto divieto di abbandonare nidi di processionaria del pino nel territorio comunale e si dà indicazione di attenersi a quanto previsto nel vademecum della Regione Veneto allegato.

Contratto di Servizio di manutenzione servizio di manutenzione a ridotto impatto ambientale del verde pubblico urbano e scolastico della città di Venezia con il gestore Consorzio Sociale Unitario G. Zorzetto

Art. 54.5: Trattamenti fitoiatrici, diserbi e trattamenti endoterapici

In conformità a quanto previsto dal decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare del 13 dicembre 2013, la gestione ed il controllo dei parassiti deve avvenire attraverso l'applicazione di tecniche (ad esempio trattamenti termici, meccanici o biologici) che consentano la riduzione al minimo dell'impiego di prodotti fitosanitari che, ove utilizzati, devono essere di origine naturale.

Per l’esecuzione dei trattamenti fitoiatrici necessari, o per l’effettuazione di diserbi, dovranno utilizzarsi soltanto prodotti autorizzati per l’uso, alle dosi di etichetta e secondo le modalità previste dalla normativa vigente e valutate caso per caso, in sicurezza sia per l’operatore sia per cittadini ed animali che per l’ambiente.

L’Impresa, tramite le comunicazioni ordinarie, comunicherà sempre alla Amministrazione i trattamenti che intende eseguire, i prodotti che intende usare, le dosi e le modalità.

Le cure fitoiatriche alle piante per gli ambiti in manutenzione a canone, sono da considerarsi interventi ordinari e sono già inclusi nel prezzo a corpo di ogni ambito. Sarà cura dell’Impresa verificare la necessità di effettuare i trattamenti, di scegliere il fitofarmaco più adatto tra quelli consentiti dalla normativa, di impostare i criteri e le tempistiche di lotta. L’aspetto tecnico della difesa fitosanitaria è pertanto a totale carico dell’Impresa.

Anche per eventuali interventi endoterapici, eventualmente necessari e compresi nei compensi a canone, la valutazione sull’opportunità di eseguirli e le modalità di esecuzione spettano all’Impresa. L'Amministrazione verificherà soltanto che le piante siano indenni, Thaumetopea pityocampa. L’Impresa avrà anche la possibilità di eseguire interventi alternativi.

Per quanto attiene ai diserbi, si distinguono due casistiche: diserbi di aree coltivate e diserbi di aree o porzioni di aree non coltivate.

Per le aree coltivate (aiuole, formazioni coese, tondelli di piante, ecc.) la scelta se diserbare od operare scerbature manuali spetta soltanto all’Impresa, sarà soltanto importante il risultato: assenza di malerbe.

Per il diserbo dovranno essere utilizzati soltanto prodotti autorizzati per lo scopo, alle dosi di etichetta e secondo le modalità previste dalla normativa. Danni alle piante causati da errati diserbi (dosi, modalità, principio attivo, deriva, ecc.) dovranno essere riparati immediatamente (se possibile) con la sostituzione delle piante e la perfetta ricostruzione dalla situazione danneggiata. Se il danno non è riparabile scattano le penalità.

Nel caso di aree incolte (piazzole, vialetti, contorno di manufatti, ecc.) anche all’interno di aree coltivate, sarà cura dell’Impresa provvedere all’eliminazione delle malerbe tramite diserbi o altre operazioni manuali. Importante è che tali aree (stradelli, aree marginali semi-pavimentate, ecc.) siano pulite dalle infestanti.

Tutti gli interventi fitosanitari dovranno concludersi con la comunicazione delle informazioni per il caricamento sul sistema informatico. La lavorazione sarà considerata conclusa nel momento in cui questa sarà stata opportunamente informatizzata.

Procedure attuate

Scoperti scolastici

Gli interventi di carattere obbligatorio, adottati dal Gestore CSU Zorzetto circa la lotta alla Processionaria del pino, riguardano operazioni, innanzitutto di monitoraggio del fenomeno sul territorio di competenza, quindi, su tutte le specie interessate da questo parassita.

Sono state individuate le aree infestate, intervenendo con azioni meccaniche di recisione delle parti di rami infestate dai nidi, e termodistruzione in loco degli stessi.

Successivamente le piante sono state trattate con trattamento endoterapico, utilizzando prodotti ammessi dalla normativa vigente per questa specifica patologia, fra cui il Vertimec.

Attualmente, il patrimonio arboreo interessato da trattamenti endoterapici, anche a scopo preventivo, è l’80% del totale degli esemplari di pino e cedro presenti negli scoperti scolastici. Gli esiti del trattamento risultano essere positivi tanto che nelle aree sottoposte a trattamento, non abbiamo più registrato la presenza del parassita, né a terra, né in chioma. Ogni trattamento garantisce una copertura di tre anni. A settembre prossimo, sono in programma interventi endoterapici sulle piante mai trattate (rimanente 20%), che pur non manifestando la presenza del parassita, insistono in ambiti territoriali dove il parassita risulta essere fortemente presente in aree private.

Quindi a settembre prossimo, tutto il patrimonio arboreo presente all’interno degli scoperti scolastici e sensibile a questo parassita (Pinus Pinea, Pinus Nigra, Cedrus Deodara, Libani), risulterà essere trattato.

Verde Pubblico

Da quando il Piano di Azione Nazionale (P.A.N.) ha di fatto impedito l’uso di prodotti a base di Bacillus thuringiensis, la tecnica di lotta usata principalmente è la rimozione meccanica dei nidi.

 

Ultimo aggiornamento: 27/04/2023 ore 16:10