Contributo del CAAL

 
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Per una nuova centralità del Lido
Limitiamo questo testo alle sole indicazioni relative al nuovo edificato, rinviando, per quanto concerne le riflessioni che riguardano l’intera area, a uno studio dettagliato che pubblicheremo sul sito di “Un altro Lido”, unitamente alle tavole relative allo sviluppo del progetto urbanistico.

Per quanto riferibile alla area del “buco” è necessaria una premessa.

Due gli obiettivi posti preliminarmente:
Il primo, proporre una soluzione architettonica di minimo impatto. La cubatura richiesta dalla Biennale non è stata posta in discussione, essendo stata assunta come un vincolo di progetto, pur con le inevitabili riserve, ma è apparso chiaro, sin dall’inizio, che tale richiesta costituisce un vincolo ineludibile per l’amministrazione. Si è cercato dunque di contenere le nuove edificazioni utilizzando lo sbancamento esistente per ridurre le quote, realizzando una architettura semi-ipogea.
Il secondo obiettivo, ancor più importante a nostro avviso, riguarda l’uso dei nuovi interventi che abbiamo interpretato come una occasione di risarcimento per la comunità lidense: si propongono pertanto ambienti urbani utilizzabili non soltanto per le due o tre settimane della mostra, ma durante tutte le stagioni, come luoghi comuni civili, opportunità d’incontro, spazi ove la civitas possa svolgere attività legate alla propria crescita, luoghi adatti al tempo libero, alla contemplazione, allo svolgimento di attività culturali. Un nuovo e qualificato luogo civile, un sito che possa diventare un riferimento per la collettività.
La proposta prevede la realizzazione di un grande piano inclinato, una terrazza belvedere, orientata verso il mare, sostenuta da una struttura a pilotis, a maglia quadrata regolare con passo di 7,5 metri, lunga 52 metri e larga 22, disposta sul fronte maggiore lungo via Quattro Fontane. L’altezza rispetto alla passeggiata sul lungomare è inferiore ai 2,5 metri. Tale quota viene raggiunta attraverso un percorso inclinato che fiancheggia il lungomare, ortogonale perciò al piano inclinato sopra descritto: una rampa, realizzata con un’incli­nazione modestissima, al di sotto della quale vengono ricavate, in un volume quasi totalmente ipogeo, due sale multifunzionali da 300 metri quadrati l’una, affacciate sulla corte interna e del tutto autonome sia per gli impianti sia per l’accessibilità.
Il piano inclinato, orientato verso il mare, liberamente percorribile ed accessibile da più direzioni, raggiunge nel suo punto più elevato, quasi in corrispondenza del bordo del piccolo parco esistente (superstite!), la quota di 6 metrir ispetto al piano stradale; sarà attrezzato con gradonate, solarium, sedili, fioriere e pergolati, diventando così una piazzetta panoramica (di oltre 1.000 metri quadrati), utilizzabile anche per occasioni di svago e piccole manifestazioni.
Il portico sottostante si presenterà come uno spazio urbano aperto, non climatizzato, permeabile ed accessibile sia dal fronte delle Quattro Fontane sia dal “campiello interno”, lievemente ribassato (2,5 metri al di sotto della quota del lungomare). La corte, delimitata su due lati – Lungomare, via delle Quattro Fontane – dal corpo basso delle due sale polifunzionali e dal portico sotto­stante al piano inclinato, sarà attrezzata con una arena scoperta, immagina­ta con ampi gradoni arricchiti di fioriere con siepi (utilizzando come modello l’elegante Teatro Verde di Vietti e Scattolin), che funge da raccordo tra la corte e la piazza del Casinò. Questa piazzetta interna, godrà di un favorevole microclima che la renderà utilizzabile sia in inverno che in estate, costituen­do una nuova centralità per il Lido, avendo a disposizione un piccolo parco, totalmente riqualificato e reso accessibile da una dolce scarpata che “scivolerà” verso l’attuale sbancamento, raccordando così la esistente vegetazione ai nuovi inserti di verde che si prevedono su questo fronte. Il portico, il nuovo Foro Urbano, costituisce una estensione della corte interna, un ambiente pubblico, non climatizzato, protetto dal sole e dalla pioggia – all’occorrenza separabile attraverso chiusure appositamente studiate – ma aperto e luminoso, attrezzato e reso confortevole con arredi e servizi. Alcuni volumi, colorati e dalla morfologia fortemente caratterizzata, disposti liberamente all’interno del portico, rappresenteranno dei luoghi ove sia possibile svolgere le fasi più private delle attività mercatali. Saranno di dimensioni diverse (Small, Medium, Large) e verranno attrezzati con impianti multimediali, Wi-Fi e apparecchiature digitali per poter adattarsi alle situazioni più variate. Il loro utilizzo, durante le altre cinquanta settimane, potrà essere destinato a luoghi di incontro e di riunione, spazi per pro­iezioni, per esposizioni, per ascolto di musica, per conferenze o seminari, a dispo­sizione della collettività perché possano prender vita attività di svago, di intrattenimento culturale, di tempo libero. Se ne prevede l’impiego sulla base di un apposito coordinamento degli utilizzi. Gli ampi spazi interstiziali, animati da un paesaggio interno variato e fluido, rappresenteranno il vero mercato, un luogo pubblico ove sia possibile passeggiare, che accoglie in spazi appartati per sostare e conversare, dotato di comfort e di servizi. Un moderno Foro ove svolgere attività commerciali e di relazione civile.
Sul fronte Nord del portico, verso il parco esistente, infine, il piano inclinato consente la realizzazione di un solaio intermedio, un ulteriore livello che misurerà 22,5 metri per 15, da attrezzare, al piano inferiore, a bar/cafeteria, luogo di incontro e di relax aperto tutto l’anno, con possibilità di utilizzo degli spazi verdi antistanti. A llivello superiore, si prevede una vasto ambiente utilizzabile come sala per ricevimenti, dotato di servizi e comunicante, all’occorrenza, con la terrazza belvedere con vista sul parco. Scale ed elevatori consentiranno di accedere, sia dalla quota della corte interna sia dal lato Quattro Fontane, ai vari livelli, compreso quello della copertura.

CAAL: Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido
Tavolo Tecnico_architetti: Giancarlo Carnevale, Piero Ciriotto, Mario Dalla Costa, Ruggero Di Paola, Federico Perdon, Alessandro Scarpa
naturalista: Fabio Cavolo
bonifiche: ing.Gilberto Scarpa
redazione ta­vole: Carolina Herrera, Heribert Maier, Marina Montuori, Andrea Scarpa

 (4.17 MB)Tavole (4.17 MB).

Ultimo aggiornamento: 12/08/2016 ore 11:56