Mario Brunello tra giovani talenti

Domenica, 3 Febbraio, 2019
Ore: 
20.30

 
Mario Brunello, violoncello
 
Giovanni Andrea Zanon, violino
Francesco Mardegan, violino
Georgiana Bordeianu, viola
Alessandra Avico, contrabbasso
Ivan Villar Sanz, clarinetto
Achille Fait, corno
Sarah Carbonare, fagotto
scelti da Mario Brunello tra giovani talenti
 
Giovanni Bietti, narratore
 
Programma
 
F. Schubert
Ottetto D 803
 
Un unicum: un ensemble d’eccellenza creato apposta per questo concerto-laboratorio.
Giovanni Bietti narratore della musica da camera tra famiglie di strumenti diversi.
 

Per il concerto del 3 febbraio alle 20.30 al Teatro Toniolo, Mario Brunello ha voluto riunire intorno a sé sette giovani talenti del panorama internazionale, di età compresa tra 18 e 26 anni, per vivere insieme un laboratorio-musicale da lui guidato.

Un ensemble d'eccellenza costituito appositamente per questa occasione, che darà l'opportunità ai giovani musicisti di conoscere e suonare insieme ad uno dei violoncellisti più affermati al mondo. Mario Brunello si metterà a loro disposizione per tre giorni, condividendo una esperienza musicale ed umana che resterà indelebile.

Il laboratorio sarà ospitato nei giorni 1 e 2 febbraio presso il Centro Culturale Candiani e culminerà con il concerto al Toniolo all'interno della XXXIII stagione di musica da camera e sinfonica di Mestre.

In programma un capolavoro della produzione di Franz Schubert: l'Ottetto in fa maggiore D 803.

"Una scrittura di esemplare purezza cameristica: la fusione tra i cinque archi e i tre fiati e le molteplici combinazioni cui possono dar vita sono sfruttate da Schubert in modo magistrale, con esiti di straordinaria suggestione timbrica" (Paolo Petazzi). Il concerto del 3 febbraio sarà arricchito ulteriormente dalla presenza di Giovanni Bietti, il più noto divulgatore musicale italiano, già protagonista dei concerti di novembre al Toniolo. Dopo aver narrato la storia del duo violino e pianoforte (6 novembre) e quella del quartetto d'archi (20 novembre) racconterà ora quella dell'ensemble di otto elementi.

 

Mario Brunello

Nel 1986 vince il Primo Premio al Concorso Čaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, DSO Berlin, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa.

La stagione 2017-18 è ricca di prestigiosi appuntamenti tra cui il Concerto di Schumann con Vasily Petrenko e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il ritorno all’Orchestra Sinfonica della Rai, il Primo Concerto di Schnittke con la NHK Symphony a Tokyo, tournée in Armenia, Colombia e Cina. Si rinnoverà per diversi progetti anche nelle prossime stagioni la collaborazione con la Kremerata Baltica nel doppio ruolo di solista/direttore. Sarà completata l’integrale dell’opera per violino e violoncello di J.S. Bach a Venezia, Firenze e Bologna, eseguendo in tre serate le Suites per violoncello alternate alle Sonate e Partite per violino sul violoncello piccolo; spicca inoltre un progetto di tre recital sull’unione tra musica e arte pittorica alla National Gallery di Londra.

In questa stagione Brunello torna a collaborare con Marco Paolini in una nuova produzione di teatro musicale, #Antropocene, con le musiche di Mauro Montalbetti e la partecipazione del rapper Frankie hi-nrg mc, presentata in prima assoluta al Teatro Massimo di Palermo e successivamente al Roma Europa Festival, al Teatro Regio di Torino e al Teatro San Carlo di Napoli.

Negli ultimi anni Brunello si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di direttore e solista. È stato invitato come Direttore Ospite della Philharmonie Zuidnederlands per tre anni, a partire dalla stagione 2018/19.

Nell’ambito della musica da camera collabora con celebri artisti, tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini, e l’Hugo Wolf Quartet.

Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa e multiforme del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione.

I diversi generi artistici si riflettono nell’ampia discografia che include opere di Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Haydn, Vivaldi, Chopin, Janáček e Sollima. Deutsche Grammophon ha pubblicato il Triplo Concerto di Beethoven diretto da Claudio Abbado e EGEA Records ha realizzato “Brunello Series”, raccolta di cinque dischi che include The Protecting Veil di Tavener con la Kremerata Baltica e le Suites di Bach (Premio della Critica 2010). Di recente pubblicazione il Concerto di Dvorak registrato live con l’Accademia di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano (Warner) e il DVD del Concerto per violoncello n. 2 di Shostakovich registrato sempre live alla Salle Pleyel di Parigi con l’Orchestra del Teatro Mariinsky e Valery Gergiev.

Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi in seguito con Antonio Janigro. È direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti.
Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.

Giovanni Andrea Zanon, VIOLINO
Giovanni Andrea Zanon, classe 1998, suona il violino da quando aveva due anni e viene ammesso al conservatorio di Padova a 4 anni, come mai era successo in Italia. Nel 2012 si laurea alla finale del concorso “Wieniawski-Lipinski” in Polonia, dove mai nessun italiano era arrivato. Debutta alla Carnegie Hall di New York nel 2013, primo premio assoluto al concorso di Novosibirsk, fra i più prestigiosi al mondo, vi riceve anche tutti i premi speciali previsti. Dal 2014 trasferisce negli Stati Uniti per studiare con Pinchas Zukerman alla Manhattan School di New York, vincitore della selezione per il “Master of Art” di violino, su oltre 3.000 concorrenti di ogni parte del mondo.
 
Francesco Mardegan, VIOLINO
Si è laureato, di fatto, in violino, prima ancora di conseguire la maturità: il diploma in violino (vecchio ordinamento) è infatti equiparato ad una laurea, che non si può conseguire prima di aver conseguito la maturità. Ma lui, Francesco, il diploma l'ha conseguito a sedici anni, al Conservatorio Pollini, e caso unico nella storia del conservatorio padovano, con un voto da far girar la testa: dieci e lode con menzione d’onore.
 
Georgiana Bordeianu, VIOLA
Georgiana Iulia Bordeianu attualmente sta studiando il Master of Arts in Music Performance del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, sotto la guida di Danilo Rossi.
Ha iniziato a suonare il violino all’età di sette anni, ma dopo qualche anno ha preferito cambiare strumento per passare allo studio della viola con Alexandrina Vasilache. Poi ha continuato a prefezionarsi con Cristian Ladislau Andris e Bruno Giuranna.Ha avuto molte esperienze orchestrali come prima parte e co-principale in numerose sale prestigiose del mondo tra cui il Konzerthaus di Berlino, la Berliner Philarmonie, Romanian Atheneum di Bucharest, Palace Hall, Radio Hall, Auditorium Pavilion di Milano, Tonhalle di Zurigo e il LAC di Lugano.Si evindenziano le prestazioni del sestetto “Souvenir de Florance” di Piotr Ilich Tchaikovsky con i membri del Quartetto Borodin e i concerti di Vivaldi “Le Quattro Stagioni” con Giuliano Carmignola, sotto la guida di Christian Badea di Sibiu, Maggio 2012, facendo parte del Festival Internazionale di Musica Sibiu-Hermannstadt.Grande amante della musica da camera, Georgiana si è esibita in varie formazioni di rilievo tra le quali ricordiamo il Mozart Kammerphilarmonie Music Festival in Romania, Sonoro Music Festival in Romania ma anche a Montepulciano, Italia, George Enescu Festival, Azoitei & Friends in Romania.
 
Alessandra Avico, CONTRABBASSO
Nata a Torino nel 1997, si è diplomata con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio «Giuseppe Verdi» della sua città sotto la guida di Davide Botto.
Attualmente frequenta la Haute École de Musique de Genève nella classe di Alberto Bocini per ottenere un Master in interpretazione musicale con specializzazione orchestra. Ha anche sostenuto con esito positivo un'audizione per praticantato con l'Orchestre de la Suisse Romande e l'Orchestre de Chambre de Genève.
Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali; nel 2016 ha ottenuto la borsa di perfezionamento Talenti musicali, Fondazione CRT-Conservatorio statale di Musica «Giuseppe Verdi»Torinoe ha vinto l'audizione per primo contrabbasso per il triennio 2016-2019 nell'Orchestra Giovanile Cherubini diretta da Riccardo Muti. È anche primo contrabbasso dell'Orchestra Filarmonica di Torino e collabora con la Filarmonica e l'Orchestra del Teatro Regio di Torino e con l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia.
 
Ivan Villar Sanz, CLARINETTO 
All’età di 8 anni comincia gli studi musicali con il Mo Manuel Mefre presso il Conservatorio Professionale “Andrés Segovia” di Linares, Spagna. A giugno del 2015 ottiene la laurea in “Especialidad de Interpretación - Clarinete” presso il Conservatorio Superiore “Manuel Castillo” di Siviglia, Spagna, sotto la guida dal Mo Javier Trigos, ottenendo eccellenti voti.
Ha fatto lezioni con importanti clarinettisti come Andreas Sundén, César Martín, Antonio Salguero, Justo Sanz, Nicholas Cox, Julian Farrell, Valeria Serangeli, Denis Zanchetta e Carlos Gil tra i molti altri. Appassionato della musica da camera e sempre in contatto con questo genere, ha ricevuto consigli da Ángel Jábega, Avedis Kouyoumdjiam, Rocío Vílches, Auxiliadora Gil, Michele Marasco, Paola Besutti, Anna Maria Giaquinta, Sergio Albacete, Pierpaolo Maurizzi o Andrés Gomis.Si è esibito in diverse sedi italiane come il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Teatro Regio di Parma, Teatro dal Verme di Milano, Teatro Comunale di Bolzano, Teatro Pergolesi di Jesi, Teatro Comunale di Bolzano, Teatro Nuovo Giovanni di Udine, Teatro Girolamo Magnani di Fidenza, Teatro Municipale di Piacenza; in Francia al Atelier “La Man d’Or” di Parigi; in Svizzera all’Auditorium Stelio Molo della RSI e LAC di Lugano; e in Spagna al Palau de la Música di Valencia, Teatro Cervantes e Casa-Museo di “Andrés Segovia” di Linares, Gran Teatro di Manzanares, Hospital de Santiago di Úbeda, Teatro Infanta Leonor e Teatro Darymelia di Jaén, e altri. Inoltre, ha fatto incisioni per RSI (Svizzera), Parma TV, RAI1 e RAI2 (Italia). Collabora regolarmente con orchestre come l’Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra Cantiere d’Arte di Reggio Emilia, l’Orchestra Filarmonica delle Terre Verdiane.
 
Achille Fait, CORNO
Achille Fait nasce a Rovereto nel dicembre del 1998 e inizia i suoi studi di corno all’età di 13 anni.
Nel 2012 inizia a frequentare il conservatorio sotto la guida di Vittorio Schiavone. Nel 2017, in seguito ad una prestigiosa borsa di studio, inizia a studiare alla Brass Academy di Alicante in Spagna con Nury Guarnaschelli.
Ha partecipato a numerosi masterclasses con i piú prestigiosi cornisti internazionali come Froydis Ree Weckre, Josè Sogorb, Danilo Stagni, Sarah Willis e Stefan Dohr.
Ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali in Italia e all’estero.
In varie occasioni ha suonato con importanti orchestre come L’Orchestra Haydn di Trento e di Bolzano, l’Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, l’Orchestra Antonio Vivaldi, l’Orchestra Milano Classica e l’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani.
Dall’età di 17 anni inizia a collaborare costantemente con il Teatro alla Scala di Milano suonando in tutti gli ensemble scaligeri fra cui I Corni della Scala, i Cameristi della Scala e l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala.
All’età di 18 anni ha vinto il concorso da primo/terzo corno presso la Gustav Mahler Jugendorchester, considerata universalmente una delle migliori orchestre giovanili del mondo.
Ha suonato sotto la direzione dei più importanti direttori al mondo come Riccardo Chailly, Peter Eötvos, Sir Jeffrey Tate, Franz Welser-Möst, Vladimir Jurowski and Daniel Harding ed ha avuto modo di suonare con solisti di fama internazionale come Denis Matsuev, Lisa Batiashvili and Daniil Trifonov.
Ha suonato nelle più prestigiose sale d’Europa come Barbican Centre in London, Philharmonie de Paris, Teatro alla Scala, Bartok National Concert Hall in Budapest, Musikverein in Wien, Elbphilharmonie in Hamburg and Auditorio National di Madrid.
 
Sarah Carbonare, FAGOTTO
Sarah Carbonare è nata a Parigi e proviene da una famiglia di musicisti. È stata primo fagotto presso la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2014 al 2017.. Ha vinto numerosi concorsi tra i quali il “Città di Tarquinia”, il Primo Premio al Concorso Internazionale “Anemos” e il “Valerio Marchitelli”.Collabora in qualità di primo fagotto con l’Orchestra “Musica in Crescendo”, con l’Orchestra Filarmonica di Benevento, l’Orchestra Roma Tre e l’Orchestra giovanile del Teatro dell’Opera di Roma.Molto attiva anche in campo cameristico, si propone in svariati gruppi e progetti cameristici.Frequenta inoltre i corsi di perfezionamento di fagotto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida del maestro Francesco Bossone.
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Ultimo aggiornamento: 29/01/2019 ore 09:04