Retour en Afrique - Le cicogne sono immortali

Lunedì, 16 Ottobre, 2023
Ore: 
18.00

il Gruppo di lettura In-itinere in questo appuntamento discuterà di:

Le cicogne sono immortali di Alain Mabanckou.

Continuazione ideale di "Domani avrò vent'anni", "Le cicogne sono immortali" ci riporta nella Pointe-Noire di fine anni Settanta, in tre giorni cruciali nella storia del Congo-Brazzaville. Ritroviamo Michel, il piccolo sognatore, oggi un ragazzino con la testa sempre tra le nuvole; Papà Roger, attaccato ventiquattro ore su ventiquattro alla radio per ascoltare le ultime notizie dal mondo; Mamma Pauline, la venditrice di caschi di banane, forte, impavida; insieme a una spassosa carrellata di personaggi. Non mancano i cinema Rex e Duo, che trasmettono sempre i soliti film, il quartiere Trois-Cents, quello delle prostitute, e tutti i luoghi cari alla memoria di Mabanckou e dei suoi lettori. Ma sono appunto giornate cruciali: il presidente Marien Ngouabi, capo della Rivoluzione socialista congolese, è appena stato assassinato e la gente segue con apprensione l'evolversi degli eventi. Tre giorni che cambieranno la vita del protagonista. Ed è proprio attraverso le parole piene di ingenuità di Michel che Mabanckou torna a raccontare, con il consueto umorismo e il gusto per il grottesco, il proprio paese, con tutte le sue contraddizioni ma anche la sua bellezza nostalgica.

Sull’altra riva di Henri Lopes.

Marie-Eve vive nei Caraibi. E' una donna apparentemente realizzata. Artista, alla vigilia di un vernissage destinato a essere la sua consacrazione, incontra una coppia strana che ha paura di riconoscere. Comincia così un lungo viaggio interiore che porterà nel Gabon e sulle rive del fiume Congo. In un'Africa arsa di sole, risonante di musiche e scintillante di danze, ancorata ad antiche convinzioni e interrogativa sul ruolo da svolgere in questo secolo di velocità, la protagonista narra una storia d'amore, ma anche una società indagata dal suo sguardo affettuoso, ironico e lucido.

Cercatore d’Afriche di Henri Lopes.

Nato nel 1937 nello Zaire, cresciuto nel Congo francese, Henri Lopes ha svolto un'attività politica intensa fino al 1980. In questo romanzo racconta, su livelli temporali diversi e intrecciati, della sua infanzia in un villaggio africano e degli anni di formazione in Francia tra le città di Chartres e Nantes, tra esperienze di vita dolci e amare. Sullo sfondo, gli ultimi anni della lunga epopea coloniale francese e la dolorosa ferita della guerra d'Algeria. André, protagonista del libro e alter ego di Lopes, vive in se stesso una costante crisi di identità: figlio di un comandante francese e di una donna africana, André cresce nel suo paese, sulle sponde del suo fiume, in mezzo alla sua gente quasi come un estraneo. La pelle mulatta e gli occhi verdi non gli permettono di sentirsi ed essere considerato parte del suo popolo a tutti gli effetti; giunto in Francia, prova la scottante esperienza del "negro" in un paese europeo all'epoca (siamo sul finire degli anni cinquanta) ancora piuttosto razzista. Di più: il fatto di non aver mai conosciuto il vero padre lo porta, a Nantes, sulla strada di una ricerca ossessiva e quasi edipica di un punto fermo nella sua vita, di qualcuno in cui possa identificarsi. Durante questo percorso, che lo porterà a un breve incontro con il padre - dal quale non si farà riconoscere -, André-Lopes conosce l'amore di donne nere e bianche e conosce spesso il disprezzo contenuto ma pungente di una Francia conformista. André-Lopes, sembra alla fine del libro trovare una risposta alla sua ricerca di identità decidendo di non accontentarsi di un solo padre, ma di considerarsi allo stesso modo bianco e nero, francese e congolese, africano e "murupeo", europeo. Siamo tutti senza padre, dice lo stesso Lopes, o meglio, abbiamo tutti diversi padri e diverse nazionalità, diverse Afriche, e la presa di coscienza di questa rivelazione ci può liberare dal pregiudizio.

Le sette solitudini di Lorsa Lopez di Sony Labou Tansi.

A Valancia, città africana, gli abitanti sprofondano nell'apatia e nell'insensibilità. Nessuno di loro fa qualcosa per impedire a Lorsa Lopez di uccidere selvaggiamente la propria moglie. Solo Estina Bronzario avrà il coraggio di affrontare direttamente la situazione, guidando le donne alla rivolta.

Nemico del popolo di Sony Labou Tansi.

La vicenda nasce da una storia vera accidentalmente raccolta dall'autore: il protagonista, Nitu Dadou, vive a Brazzaville dove si è rifugiato fuggendo da Kinshasa. È un cittadino modello e direttore della scuola normale femminile, la bellissima studentessa Yavelde si innamora di lui e a sua volta se ne innamora, ma non volendo ammetterlo si dà all'alcol. Yavelde, disperata si suicida e Dadou viene accusato della sua morte. Fuggirà di prigione e entrerà nelle forze clandestine controrivoluzionarie. Si accorge allora che sotto diversi regimi la macchina del potere è "sempre lo stesso schifo". Una feroce satira socio-politica; un racconto truculento pieno di momenti teneri e di poetica tropicalità.

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Ultimo aggiornamento: 08/02/2024 ore 11:18