Pigiama party

Giovedì, 21 Settembre, 2023
Ore: 
21.00

Ideazione: Antonio “Tony” Baladam, Rebecca Buiaforte
Drammaturgia e regia: Antonio “Tony” Baladam
Interpreti: Alessia Sala, Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam

Debutto settembre 2023

Un regista e un’attrice vengono intervistati da un critico a proposito di uno spettacolo (fittizio) che hanno appena messo in scena. Lo spettacolo si chiamava Pigiama Party e l’intervista si svolge come se il pubblico in sala l’avesse realmente appena visto, ma il pubblico non ha visto niente, e dovrà accettare comicamente un patto narrativo distorto.

Pigiama Party è una ricerca sul rapporto tra finzione e realtà nel nostro mondo ipermediato e racconta, parlando apparentemente d’altro, alcune derive malsane della comunicazione contemporanea, in cui la massiccia presenza di informazioni contraddittorie (infodemia) ha trasformato l’era dell’informazione alla portata di tutti in un inferno di sovrastrutture identitarie e verità fittizie, in cui diventa sempre più difficile attivare una propria interpretazione personale priva di bias, pregiudizi, modelli e narrazioni altrui.

LA COMPAGNIA

Il collettivo Baladan B-side nato a Mirandola, riceve una segnalazione speciale del Premio Scenario 2021 per lo spettacolo “Surrealismo capitalista” con questa motivazione: «Una scena spoglia, presidiata da due attori e un’attrice che interrogano la contemporaneità in un dialogo frontale con il pubblico, simulando situazioni tipo della normale disumanizzazione e monetizzazione dei rapporti sociali. Una sorta di vademecum offerto in modo apparentemente scanzonato a chi potrebbe “soffrire

di capitalismo” senza esserne consapevole, con la complicità della comunicazione pubblica imperante. Un disegno drammaturgico che procede per quadri e usa l’arma dell’umorismo per depotenziare la pervasività dei modelli socio-economici capaci di condizionare le nostre vite. Surrealismo capitalista usa un impianto antirecitativo in grado di infrangere i canoni del teatro drammatico per sviluppare quadri che si succedono vorticosamente autogenerandosi per suggestioni e slittamenti semantici, aprendosi contemporaneamente ai tempi morti della sospensione e dell’interrogazione»

o al carisma e all’intensità interpretativa di Woody Neri. […] Shakespearology di Sotterraneo condisce l’orizzonte del divertissement con un affondo nei meccanismi stessi e nella pratica del fare teatro, messa in mostra, mentre è in azione, nei suoi dispositivi drammaturgici e di scrittura dei personaggi, nella relazione fra gli attori, nel coinvolgimento del pubblico. Un azzardo, il teatro, ieri come oggi, a cui però chiediamo ancora di farci scoprire l’ignoto.»

Valentina De Simone, La Repubblica

Ingresso libero.

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Ultimo aggiornamento: 14/06/2023 ore 10:50