L’effimero architettonico. Due allestimenti di Valeriano Pastor e Michelina Michelotto
La Fondazione Querini Stampalia presenta L’effimero architettonico. Due allestimenti di Valeriano Pastor e Michelina Michelotto, primo appuntamento di un progetto espositivo più ampio dedicato agli architetti contemporanei che hanno contribuito a modellare identità e trasformazioni di Palazzo Querini Stampalia in una stagione di interventi che ha segnato profondamente la sua storia recente. Questa mostra è anche un omaggio a Valeriano Pastor, scomparso nel 2023: l’inaugurazione del 6 dicembre 2025 coincide con il giorno della sua nascita, un dettaglio che conferisce un tono speciale alla presentazione al pubblico dell’esposizione.
L’effimero architettonico, a cura di Armando Cattaneo, Maura Manzelle e Barbara Pastor, propone in Area Scarpa i progetti dei due allestimenti che Valeriano Pastor e Michelina Michelotto realizzarono nel 1987 per la Querini Stampalia a seguito di importanti progetti e interventi sul Palazzo e in occasione delle esposizioni: I Querini Stampalia. Un ritratto di famiglia nel Settecento veneziano e Cento vetri. Opere in vetro dal 1951 al 1987.
Interventi effimeri per natura, contribuirono in modo determinante al processo di rinnovamento della Fondazione e al recupero del Palazzo. La loro compresenza negli spazi della Querini Stampalia costituì un segnale significativo della ricerca che Pastor stava conducendo sui caratteri della venetianitas, una ricerca in cui si avvertono le risonanze degli studi di Giuseppe Mazzariol, Sergio Bettini e dell’eredità progettuale di Carlo Scarpa.
Elemento comune ai due progetti è l’uso sapiente di luce e trasparenza: la morbidezza con cui riflessi e ombre si diffondono negli ambienti, resa possibile dalle superfici d’acqua della città, da alcune superfici in intonaco marmorino, dalla specifica articolazione degli spazi interni veneziani e dal continuo dialogo tra interno ed esterno. In entrambi i casi nuovi dispositivi spaziali si innestano nel sistema del palazzo come ordini minori all’interno di un ordine maggiore, generando contrappunti essenziali e rivelando il potenziale di rinnovamento dell’esistente.
L’esposizione offre inoltre l’occasione per illustrare il metodo del ‘progetto tentativo’, che affonda le sue radici nella riflessione estetica degli anni Cinquanta e accomuna figure quali Carlo Scarpa, Italo Calvino, Luigi Pareyson e Carlo Diano. l progetto – architettonico o artistico – si configura come un percorso di indagine che avanza per successive approssimazioni: esplora via via ogni aspetto dell’opera alla ricerca della soluzione più adatta, pur nella consapevolezza che il risultato finale sarà sempre un avvicinamento, mai un compimento assoluto. Pastor definisce questo approccio come ‘comporre distinguendo’.
Proprio per mettere in luce questo metodo, si è scelto di presentare due progetti emblematici, strettamente connessi al più ampio processo di trasformazione del Palazzo Querini Stampalia avviato da Pastor e Michelotto dopo gli interventi di Scarpa del 1963. Questi allestimenti costituiscono un campo d’azione privilegiato, capace di generare un linguaggio spaziale diverso, ricco di innovazioni e di esiti inaspettati.
La mostra presenta una sessantina di disegni originali e fotografie provenienti dagli archivi della Fondazione Querini Stampalia, dal Fondo Architetti Pastor Michelotto e della Falegnameria Capovilla, offrendo un quadro approfondito dei processi progettuali e realizzativi.
Completa il percorso espositivo la registrazione audio di Valeriano Pastor, tratta dal suo intervento all’inaugurazione della mostra A lezione con Carlo Scarpa (Venezia, Palazzo Querini Stampalia, 21 maggio 2010) e alla presentazione dell’omonimo libro di Franca Semi: un documento prezioso che restituisce direttamente la voce dell’architetto e il suo rapporto con l’eredità scarpiana.
La mostra L’effimero architettonico. Due allestimenti di Valeriano Pastor e Michelina Michelotto realizzata in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, ha il patrocinio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Venezia e il supporto di ANCE Venezia – Associazione Nazionale Costruttori Edili e di MAZZONETTO.