Istruttoria partecipata

L’istruttoria partecipata è uno strumento con il quale si attua una forma di confronto aperto al pubblico che può precedere l'adozione di atti normativi o amministrativi di carattere generale con la finalità di meglio configurare l'interesse pubblico da conseguire. L'istruttoria partecipata deve riguardare temi oggetto di proposte di deliberazione, deve riguardare provvedimenti deliberativi ancora nella fase istruttoria di discussione e deve essere adeguatamente motivata.

L’indizione dell’istruttoria partecipata è decisa dal Consiglio comunale.

A chi si rivolge
La richiesta di istruttoria partecipata può essere proposta dalla Giunta o da un quarto (1/4) dei consiglieri comunali o sottoscritta da almeno duemila (2000) titolari del diritto di partecipazione (vedi art. 3, comma 1 del Regolamento). Le firme di questi ultimi devono essere autenticate da soggetti competenti ad eseguire le autenticazioni delle sottoscrizioni nell’ambito dei procedimenti elettorali (vedi art. 14 legge 21/03/1990, n. 53).
In caso di proposta di istruttoria partecipata a iniziativa popolare le firme, a sostegno della richiesta, devono essere raccolte in appositi fogli contenenti ciascuno l’individuazione del procedimento deliberativo per il quale viene richiesta l’istruttoria partecipata, l’indicazione completa della generalità della persona (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza), l’annotazione del documento di identità, lo spazio per la sottoscrizione, lo spazio per la vidimazione della Segreteria Generale, spazio per l’autenticazione delle firme.

I fogli devono essere preventivamente vidimati dal Segretario Generale o un suo delegato, con timbro dell'ufficio e data.

Cosa fare
La richiesta di istruttoria con le firme prescritte deve essere presentata alla Segreteria Generale in carta libera all'Ufficio Protocollo Generale dell'Ente, per posta ordinaria, per via telematica attraverso posta certificata (P.E.C.) da almeno uno (1) dei primi cinquanta (50) firmatari.