Io Sono Musica. Presentazione del direttore artistico Mario Brunello

Manifesto
“Egregi signori, nella speranza che il mio nome non vi sia completamente sconosciuto...”, così scriveva Franz Schubert a una lista di editori ai quali inviava sue composizioni, tra cui i grandi capolavori di musica da camera che Schubert ha regalato all’umanità.
Ed è proprio la “speranza” che non sia “completamente” sconosciuto, parole che rendono Schubert così umano, che hanno dato il la alla nostra nuova stagione di concerti.

La musica da camera è un bene prezioso, che una associazione come la nostra ha il dovere di salvaguardare e diffondere. La “speranza” è che in tutti questi anni il nostro pubblico abbia riservato nel proprio cuore uno spazio per la musica da camera, una musica che dialoga sempre a tu per tu con l’anima. Siamo anche certi che la buona musica non sia “completamente” sconosciuta, né alle nuove generazioni, né a quelli che pensano di non avere tempo da dedicare all’ascolto. La curiosità va stimolata e per questo la nuova stagione darà spazio anche al “racconto” della musica, con la partecipazione di Giovanni Bietti, amatissimo divulgatore attraverso le sue Lezioni di Musica per Rai Radio 3. Raccontare dal vivo la musica da camera, i suoi segreti, il gusto di suonare insieme per dare vita, insieme, nello stesso istante, a sentimenti e pensieri espressi attraverso i suoni.

Ci sarà perciò all’interno della stagione un mini ciclo di musica da camera (Lorenza Borrani e Giovanni Bietti, violino e pianoforte, il Quartetto di Venezia, Beatrice Rana pianoforte e Quartetto Modigliani, Mario Brunello e sette giovani talenti, Alexander Lonquich e Cristina Barbuti pianoforte) legato al nome di Schubert e il suo tempo. I suoi maestri, Haydn, Mozart, Beethoven, i suoi estimatori, Brahms, i suoi capolavori, come le ultime Sonate per pianoforte e il grande Ottetto.

Non mancheranno i tradizionali “recital” di pianoforte, con il giovanissimo Malofeev, sedici anni, già star internazionale, e con Uto Ughi, a cui gli Amici della Musica di Mestre vogliono tributare un omaggio alla sua lunghissima carriera.
Tornerà a trovarci la fantasiosa tromba jazz di Paolo Fresu insieme a Dino Rubino al pianoforte e Marco Bardoscia al contrabbasso.
La musica sinfonica sarà presente con i Carmina Burana prodotti dal Teatro la Fenice, la Venice Chamber Orchestra e con la nostra amatissima GOM Giovane Orchestra Metropolitana.
Ma la musica da camera e la musica sinfonica si fonderanno, per il concerto inaugurale, in un unico programma con l’orchestra “Villa Lobos”, che insieme a Bach, Vivaldi e Sollima presenteranno una straordinaria versione del Bolero di Ravel per 12 violoncelli.
 

Nella “speranza” che la nuova stagione sia “completamente” di vostro gradimento, penso di poter, a nome mio e di tutti i carissimi abbonati, riservare qui lo spazio per un grande grazie a Alessandro Bonesso, appassionatissimo Presidente degli Amici della Musica di Mestre fin dalla fondazione.

Mario Brunello
Direttore Artistico
Ultimo aggiornamento: 25/09/2018 ore 16:06