Il seme dell'abbraccio

Martedì, 17 Luglio, 2018
Ore: 
18.30

CANDIANI ESTATE LIBRI

Il seme dell'abbraccio (Bompiani, 2018) di Silvia Salvagnini
 
''Rivendico il coraggio del mio cuore / il mio cuore capace di osare'': in queste pagine Silvia Salvagnini racconta un cammino, quello di una giovane donna che si affida alla vita e all'amore senza filtri, ''più nuda del lampione / con la pelle senza sapone'', e ne scopre la meraviglia e la durezza. Sotto i nostri occhi, come in un romanzo fatto per squarci e illuminazioni, si compone la storia di un amore e del suo sgretolarsi, di una vita che si raccoglie intorno a dettagli quotidiani - il divano, la cipolla da sbucciare, l'orlo di un lenzuolo, la fatica del lavoro in un call center - ma che sempre aspira a un orizzonte più vasto. Sono versi che si impigliano nel dolore, nello smarrimento per la violenza che irrompe tra le pareti di casa, eppure non si polarizzano mai sulla retorica della vittima e del carnefice; parole tese fino ad assumere forme nuove, sempre alla ricerca di uno spazio per la voce femminile, che nasce dal profondo di un corpo che aspira alla gioia. Versi che non rinunciano a cercare un seme da cui ricominciare.
 
Silvia Salvagnini è nata a Venezia nel 1982. Ha esordito nel 2004 con le poesie di Silenzio cileno (Auteditori), seguite da I baci ai muri (Mimisol 2006). Nel 2009, con l’opera laelefantevolante, ha vinto il premio per la poesia contemporanea Antonio Delfini, a cura di Nanni Balestrini. Ha pubblicato gli albi illustrati L’orlo del vestito (Sartoria Utopia 2016), e Il giardiniere gentile (VerbaVolant 2016). Nel 2015 è stata tra i poeti ospiti alla Sorbona, a Parigi, per il convegno Génération 80, come una delle voci più originali della sua generazione. È pianista e illustratrice. Realizza concerti in cui parole, immagini e musica si mescolano per dare forma a una poesia viva.
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Ultimo aggiornamento: 14/06/2018 ore 10:28