Al calar del sipario

Mercoledì, 30 Marzo, 2022
Ore: 
18.00

Marzo Donna
 
liberamente tratto dal testo di Noel Coward
adattamento e regia di Paola Brolati
 
Quattro donne, che hanno trascorso l’intera vita a fingere per mestiere, si trovano a fare i conti con la cruda realtà della vecchiaia, doppiamente difficile da accettare, in quanto attrici: chi reagisce con saggezza, chi si rassegna, chi cova rancore; e c’è anche chi non è in grado di reagire, per il sopraggiungere della demenza. Il quadro è completato da due figure nel pieno della gioventù e sull’onda dell’emancipazione femminile. Il cocktail di caratteri, sapientemente mescolato, suscita tenerezza, sorrisi, risate, commozione, spasso e riflessione.
 
L'azione della commedia si svolge in Inghilterra, nel 1960, nella casa di riposo "Le Quinte" per attrici in pensione, diretta da Archie, burbera dal cuore d’oro. May, Bonita, Maud e Sarita vivono più o meno serenamente la loro vecchiaia, finché, nell’imminenza di un evento di beneficenza, con cui sperano di raccogliere fondi per costruire un solarium, si aggiunge una nuova ospite, Lotta, rivale di May per vecchie questioni sentimentali: tra le due è guerra. Un mese dopo, a ravvivare ulteriormente la quieta e monotona atmosfera della casa di riposo entra in incognita la giornalista Zelda, che scriverà un articolo irrispettoso sulle ospiti, approfittando della loro confidenza. Come se non bastasse, l’ospite più anziana e meno in sé, Sarita Myrtle, appicca fuoco accidentalmente alla sua stanza. Domate le fiamme, Lotta e May si riavvicinano, mettendo da parte i vecchi rancori. Il tempo scorre: Sarita viene trasferita in un ospedale psichiatrico. Il giorno di Natale Zelda, per farsi perdonare, si presenta con una cassa di champagne e con un assegno per la realizzazione del solarium, firmato dal titolare della sua testata. Nel corso della festa che segue, Maud muore d’infarto. La vicenda si chiude in estate: ottenuto il solarium, le anziane attrici convivono pacificamente e sono pronte ad accogliere la nuova ospite, Topsy.
 
Note di regia
Ho voluto riprodurre la casa di riposo come se fosse un teatrino di cartone, in cui si muovono caratteri vivaci, con trucchi e costumi sgargianti, in contrasto con la malinconia della loro condizione. La domanda che mi sono continuamente posta è: si tratta di vera vita finta o di finta vita vera? Su questo rompicapo ho cercato di costruire le interpretazioni del cast interamente femminile.
 
Ingresso libero.
 
L’accesso agli spazi avverrà secondo protocollo anti-contagio COVID 19 con obbligo di possesso di CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19 (SUPER GREEN PASS) come da Decreto Legge in corso. Sono esonerati dall'obbligo i bambini sotto i 12 anni.
 
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Ultimo aggiornamento: 03/03/2022 ore 12:15