Rialto

itinerario: Campo San Luca - Campo Manin - Scala del Bovolo - Teatro Goldoni - Campo San Salvador - Mercerie - Campo San Bartolomeo - Ponte di Rialto

 

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Dopo aver preso da Piazzale Roma o dalla Ferrovia il vaporetto AVM/Actv di linea 1 (accessibile alle carrozzine), che vi condurrà lungo il Canal Grande, scendete alla fermata di Rialto, il primo nucleo insulare veneziano. Rivoaltus si chiamava l'intera città fin oltre l'anno Mille, prima di assumere il nome definitivo di Venezia. Se partite da Tronchetto prendete il vaporetto ACTV/Avm di linea 2 fino a Piazzale Roma e cambiate con la linea 1 (consulta qui gli orari). In alternativa è possibile prendere il servizio di funiculare terrestre People Mover fino a Piazzle Roma per salire poi a bordo della linea 1.                                        

N.B. Per tutti i mezzi di di linea 1, 2 e N che dopo le ore 20.30 approderanno a Rialto C/D , la clientela disabile in carrozzina potrà scendere a Rialto A/B su richiesta all'equipaggio presente a bordo o potrà salire a Rialto A/B contattando il numero gratuito 800 845 065 - 20 minuti prima dell'imbarco.

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Percorrendo per un breve tratto Fondamenta del Carbon, prima di girare a sinistra, potete vedere Ca’ Farsetti, uno dei palazzi più antichi della città appartenente al XII secolo, di impianto veneto-bizantino, che, insieme all’attiguo palazzo Cà Loredan, è oggi sede amministrativa del Comune di Venezia. Proseguendo su Calle del Carbon si arriva in Campo San Luca. Da qui, mantenendo la vostra destra, potete girare in Calle Minelli ed arrivare in Campo Manin, dove sorge il monumento dedicato a Daniele Manin, patriota veneziano del XIX secolo.
 

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Dal campo, imboccando Calle Locande, girando prima a sinistra e subito dopo a destra, potete giungere al quattrocentesco Palazzo Contarini per ammirare la splendida Scala del Bovolo (bovolo significa chiocciola). Quest’ultima è aperta al pubblico per le visite tuttavia è priva di ascensore. La scala, ricavata all’interno della torre rotonda e congiunta ad un loggiato a cinque ordini
sovrapposti, diede il soprannome non solo a questo straordinario edificio, ma anche alla famiglia che lo fece costruire. Nel giardino attiguo, si notano alcune vere da pozzo tra cui una veneto-bizantina e vari frammenti decorativi.

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Tornando in Campo San Luca, attraverso Calle dei Fuseri, è possibile proseguire in Calle del Forno, arrivando poi in Calle del Teatro. Qui si trova il Teatro Goldoni, dedicato al grande commediografo veneziano che proprio in questa zona lavorò a lungo, dando vita ad alcuni dei suoi più celebri capolavori in cui descrisse la vita della Venezia del Settecento. Per assistere agli spettacoli le persone con difficoltà motoria possono accedere al palazzo attraverso un’entrata secondaria dotata di un elevatore con pedana per sedia a ruote e successivamente accedere, attraverso un servoscala, alla platea, dove, negli ampi spazi delle file del centro, sono disponibili alcuni posti. Subito dopo il teatro, a sinistra, ci si immette in Calle Bembo, che porta
nuovamente alla Riva del Carbon sul Canal Grande in corrispondenza dell’imbarcadero dove attracca il vaporetto AVM/Actv di linea 1. Per poter passare ai punti [4] e [5] del percorso è necessario prendere la linea 1 fino alla fermata S. Tomà, in direzione San Marco, e da questo imbarcadero servirsi del vaporetto AVM/Actv di linea 2 in direzione Piazzale Roma fino a Rialto.

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Scesi dal vaporetto, percorrendo Calle Larga Mazzini, potete raggiungere il piccolo Campo San Salvador, dove si affacciano l’omonima Chiesa e la Scuola Grande di San Teodoro, la sesta fra le Scuole Grandi (o confraternite di devozione e carità) di Venezia. All’interno della Chiesa di San Salvador ci sono dipinti, mosaici e sculture di diversi artisti. L’ingresso principale, prospiciente il Campo San Salvador, è reso difficoltoso dalla presenza di nove gradini, di cui il primo gradino è di 15 cm mentre gli altri sono di 8 cm. L’ingresso secondario, raggiungibile percorrendo un
breve tratto di Calle delle Mercerie, presenta invece undici gradini di 12 cm ed è dotato di corrimano ad entrambi i lati. Costruita nel XVI secolo, la Scuola Grande di San Teodoro ospita mostre e concerti. L’entrata principale è resa difficoltosa dalla presenza di quattro gradini, mentre, quella secondaria, in Salizada S. Todaro, presenta un solo gradino. Il primo piano, dove si tengono i concerti, non è accessibile.

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Da Calle Larga Mazzini, proseguendo dritto in direzione San Marco, si imboccano le cosiddette Mercerie che congiungono Rialto a Piazza San Marco, percorribili senza ostacoli per circa 200 m fino al Ponte dei Bareteri. Sempre dalla stessa calle, invece, girando a sinistra in Calle Oro e proseguendo dritto, potete arrivare in Campo San Bartolomio, con al centro il monumento a Carlo Goldoni.

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Da qui si può scorgere la caratteristica scalinata del Ponte di Rialto, costruito alla fine del XVI secolo da Antonio da Ponte, contraddistinto da due file di botteghe collegate al centro tra loro da due grandi archi.

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Alla fine del campo, girando a sinistra in Calle del Fontego, è poi possibile vedere il Fontego dei Tedeschi, ex sede centrale delle Poste Italiane, oggi adibito a centro commerciale. I fonteghi (fondachi) erano le case magazzino dei mercanti, utilizzate sia come abitazione che come deposito per le merci. Edificato all’inizio del XVI secolo, l’edificio era decorato all’esterno da affreschi del
Giorgione.

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Per ritornare all’imbarcadero della fermata di Rialto e prendere il vaporetto AVM/Actv di linea 2 potete percorrere il Ramo del Fontego dei Tedeschi ed imboccare Calle Bombaseri fino a tornare in Calle Larga Mazzini. L’itinerario può essere anche percorso a ritroso.

Per ulteriori informazioni sull’accessibilità e gli orari dei vaporetti, di apertura degli edifici e delle Chiese indicate, consultare:
www.actv.it; www.gioiellinascostidivenezia.it; www.scuolagrandesanteodoro.it; www.teatrostabileveneto.it/venezia; www.chorusvenezia.org; www.wctoilettevenezia.com

 

Ultimo aggiornamento: 12/07/2019 ore 08:28