Leoni in campo. Conversazioni selvatiche in città

Mercoledì, 24 Settembre, 2025
Ore: 
ore 18

A Venezia, anche i leoni siedono in campo. Non come statue decorative, ma come presenze vigili, che osservano e abitano il cuore della città.

Ma cosa succede se, da simboli immobili, diventano scintille di conversazione? E se il campo – che qui non è solo un luogo, ma uno spazio d’azione – si trasforma in un’arena di dialogo tra umano e non umano, città e natura, immaginazione e realtà?

Una conversazione a quattro – con Davide Rivalta, Valentina Bizzotto, Anna Sustersic e Mauro Bon – che si allarga a chi ascolta, partecipa, entra in campo con le proprie domande e visioni. Modera Paola Gazzola.

Al centro del dialogo, il progetto Leoni in Campo, in cui le sculture di Davide Rivalta si inseriscono nel tessuto urbano veneziano come sentinelle silenziose, potenti e pacifiche. I quattro leoni, visibili in Campo Santa Maria Formosa e Campiello Querini fino al 23 novembre 2025, non sono solo opere: sono paradossi viventi. Figure che sembrano vere, ma non lo sono. Selvatiche, ma immobili. Vicine, ma inafferrabili. In questo scarto percettivo nasce uno spazio fertile per la riflessione, che ci permette di pensare il mondo diversamente.

Chi non ha mai desiderato, almeno una volta, di incontrare un leone? Di toccarlo, di sentire da vicino quella forza silenziosa, quella calma maestosa? Rivalta ci mette davanti a quel desiderio primitivo e recondito – e lo realizza, per gioco e per pensiero. I suoi leoni sono utopie tangibili, creature che sembrano appartenere tanto al mito quanto alla città, tanto alla natura quanto all’immaginario. Attraverso la scultura pubblica, l’artista ci invita a ipotizzare una convivenza possibile tra uomo e animale selvatico, non come nostalgia di un tempo perduto, ma come possibilità futura, ancora tutta da costruire, in un ambiente antropizzato.

 

Davide Rivalta. artista, si confronterà con Valentina Bizzotto, art ambassador di Banca Ifis, sul tema del valore dell’arte pubblica, della rappresentazione degli animali in scultura e dell’unico gorilla che abita i boschi di Mestre. Con Anna Sustersic parleremo di coesistenza: dell’urgenza e della bellezza di ripensare il nostro rapporto con il selvatico, con ciò che non controlliamo, con ciò che ci attrae e ci disorienta e insieme a Mauro Bon ci muoveremo tra tetti, giardini e canali, alla scoperta di una fauna urbana che abita accanto a noi, spesso invisibile, spesso incompresa, ma anche storie di resistenza e adattamento che ci interrogano sul nostro modo di vivere lo spazio. Sullo sfondo il valore della conoscenza e della memoria, incarnato dai musei di storia naturale, che non solo conservano il patrimonio faunistico del passato, ma si configurano oggi come presìdi attivi nella tutela della biodiversità, nell’educazione ambientale e nel riconoscimento delle forme di vita selvatiche che oggi abitano il paesaggio urbano.

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Ultimo aggiornamento: 23/09/2025 ore 10:11