L'occupazione temporanea di aree non soggette a esproprio

Per esigenze di cantiere (ad es. deposito materiali, posizionamento macchine e attrezzature ecc.), e quindi temporaneamente, può essere necessario occupare aree diverse da quelle oggetto di esproprio.

A tal fine viene emanata apposita ordinanza che viene eseguita, previo avviso al proprietario, mediante l'immissione in possesso1.

Al momento dell'immissione in possesso viene redatto il "verbale sullo stato di consistenza dei luoghi", che descrive esattamente la situazione dell'area da occupare.

Il verbale di immissione è redatto in contraddittorio con il proprietario o, in caso di sua assenza o rifiuto, alla presenza di due testimoni non dipendenti del Comune o del beneficiario dell'opera.

Al proprietario dell'area occupata è dovuta un'indennità di occupazione annua pari a un dodicesimo di quanto sarebbe dovuto nel caso di esproprio dell'area2.

L'indennità è dovuta anche per ogni mese o frazione di mese; in tal caso è pari a un dodicesimo dell'indennità annua.

Se manca l'accordo sulla determinazione dell'indennità, questa è stabilita dalla Commissione provinciale3.

Contro la determinazione della Commissione si può proporre l'opposizione alla stima avanti alla Corte d'Appello4.

 

 

 


 1 T.U., art. 49

 2 T.U., art. 50

 3 commissione prevista dal T.U., art. 41

 4 T.U., art. 54

 

Ultimo aggiornamento: 08/11/2016 ore 14:23