Chi, cosa... e risultati del lavoro 2015-2016

Una parte del nostro progetto ci vede coinvolte nell'apertura di quelle che in origine dovevano essere
26 (si sono rivelate essere 39) casse di legno, di diverse dimensioni, chiuse da decenni (si parla di più di quarant'anni) e conservate nel deposito comunale di via Bissagola, qui a Mestre.
Al loro interno abbiamo trovato il materiale più vario sia per quanto riguarda lo stato di conservazione che per quanto riguarda la tipologia.
Premettendo che tutti gli esemplari rinvenuti sono coperti da un fitto strato di polvere, una parte considerevole di essi si caratterizza anche per la presenza di umidità, muffa, escrementi di topo e rosure causate da animali. I libri in questione si rifanno a secoli diversi di pubblicazione, i più antichi risalgono al XVI secolo e più recenti alla prima metà del XX e centinaia di essi stanno contribuendo ad incrementare un fondo ben noto alla biblioteca, quello di Giuseppe Ortolani e a crearne uno nuovo, quello appartenente a Sergio Bolognesi, del quale, peraltro, è stato rinvenuto anche lo schedario.
Quelli dell'Ortolani e del Bolognesi non sono gli unici segni di riconoscimento ravvisabili nella documentazione recuperata, altri nomi più o meno ricorrenti sono ad esempio quelli di Michele Spanio e di Bice Tedeschi.
Oltre al libro in senso stesso, sono state individuate decine e decine di riviste, vecchie almeno di un secolo, un'intera mostra fotografica su pannelli lignei, guide turistiche e carte geografiche.
Il lavoro di estrazione e selezione del materiale che stiamo effettuando in Bissagola costituisce la premessa all'attività che andremo a svolgere nei prossimi mesi nella sede di Villa Querini, ovvero il condizionamento e la catalogazione contribuendo alla restituzione del patrimonio non ancora fruibile alla Città. Potete leggere dei nostri primi ritrovamenti anche nell'articolo del blog L'ovile del civile.

 

Il nostro lavoro di riqualificazione continua nella sede di Villa Querini, dove per l'occasione sono stati allestiti degli uffici e una sorta di laboratorio di restauro.
L'organizzazione dell'attività prevede la suddivisione dei documenti in base al loro stato di conservazione, la spolveratura con pennelli e aspirapolvere specifico, la fotoriproduzione dei frontespizi (che saranno visibili a catalogo) e successivamente l'inserimento dei libri nel catalogo delle biblioteche del Polo regionale veneto.
Come potete vedere dalla foto, siamo munite di grembiuloni, mascherine e guanti; ci siamo infatti imbattute nei tipi più svariati di muffe, insetti e resti di vari animaletti che popolavano le casse lignee della Bissagola.

 

Wikipedia è un'enciclopedia libera e frequentata ogni giorno da un insieme eterogeneo di persone. Ciò che la contraddistingue dalle enciclopedie convenzionali è che al suo interno non esistono gerarchie e quindi tutti, senza distinzioni, hanno la possibilità di fornire il proprio contributo attraverso la modifica, l'arricchimento o la creazione di nuove voci. È proprio per conoscere questo aspetto di Wikipedia che abbiamo partecipato a dei corsi di formazione tenuti da due colleghi; loro ci hanno fornito gli strumenti necessari per lanciarci in questo nuovo mondo con il principale obiettivo di dare visibilità agli ambienti culturali e in particolare in quello nel quale ci troviamo a svolgere la  nostra attività di Servizio civile.

In occasione del Cinquecentenario della morte di Aldo Manuzio, grande tipografo ed editore a Venezia tra Quattrocento e Cinquecento, è sorta una collaborazione tra VEZ e Wikipedia, chiamata WikiManuzio.

In vista dell'avvio di nuovi itinerari didattici rivolti a bambini e ragazzi, stiamo ideando un progetto destinato alle scuole elementari e medie, volto a far conoscere il libro antico nei suoi diversi aspetti: frontespizi, antiporte, colophon, diversi tipi di legature, caratteri di scrittura, marche tipografiche, carte filigranate ecc.
I partecipanti potranno realizzare con le loro mani dei piccoli manufatti.