Presentazione

ManifestoLa XXXI Stagione di musica sinfonica e da camera di Mestre 2016/2017  al Teatro Toniolo anche quest’anno è caratterizzata da una programmazione artistica di alto livello, con musicisti affermati di fama internazionale e giovani concertisti che sono emersi con prepotenza nel panorama musicale. Una stagione impreziosita da una variegata scelta di composizioni musicali, capace di coniugare grandi capolavori della tradizione con numerose opere commissionate e presentate al pubblico in prima assoluta.
Progetti originali come l'Omaggio a Franco Rossi per dodici violoncellialla Fenice, il virtuosismo mediterraneo di Giovanni Sollima, un filone culturale attorno alla città di Vienna, dal classicismo al café concerto, da Johann Strauss alle avanguardie del Novecento. E poi le nuove stelle del concertismo italiano, Anna Tifu e Beatrice Rana, la grande sinfonia con il Concerto per violino op. 47 di Jean Sibelius, un monumento della musica di tutti i tempi come le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, ancora i giovanissimi studenti della Giovane Orchestra Metropolitana, per finire con il ritorno della lirica al Teatro Toniolo con il Coro del Teatro La Fenice.
 
Mario Brunello, direttore artistico della Stagione, può essere considerato uno dei massimi violoncellisti a livello mondiale, il primo italiano a vincere, esattamente trenta anni fa, il più importante concorso per violoncello, il Concorso Čaikovskij di Mosca. Da allora è stato invitato ad esibirsi come solista con le orchestre più prestigiose. Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia, Gianmaria Testa e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa e multiforme del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione.
Il concerto che lo vede presente all’interno della stagione di musica del Toniolo è proprio espressione della sua disponibilità a collaborare in modo trasversale e fuori dagli schemi con artisti di disparati mondi culturali.
 
Giovanni Sollima è, con le parole di Yoyo Ma, un «supervirtuoso del violoncello» ed un compositore fuori dal comune, che grazie all'empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni e sensazioni, comunica attraverso una musica unica nel suo genere, dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana, che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al "metal".
 
Anna Tifu. Nata a Cagliari, figlia d'arte (suo padre è stato primo violino della Filarmonica di Bucarest), si è perfezionata per dieci anni sotto la guida di Salvatore Accardo, ed ha vinto numerosi concorsi tra i quali il prestigioso Concorso "George Enescu" di Bucarest. Oggi è probabilmente la violinista italiana più conosciuta nel mondo. Andrea Bocelli l’ha invitata come solista ospite in occasione di numerosi concerti in Italia e all’estero.
 
Beatrice Rana. Appena ventitreenne, sta avendo una prodigiosa carriera internazionale. Nel 2011 ha vinto il Primo Premio e tutti i ‘premi speciali’ al Concorso Internazionale di Montreal, nel 2013 si è aggiudicata il Secondo Premio e il ‘Premio del Pubblico’ al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale ‘Van Cliburn’. É ospite regolare di serie concertistiche e festival di tutto il mondo.
 
Lukas Geniušas. Nato nel 1990, si è distinto sulla scena internazionale vincendo nel 2010 il Primo Premio al Concorso “Gina Bachauer” di Salt Lake City ed il Secondo Premio al Concorso “Chopin” di Varsavia, ha quindi confermato le sue straordinarie doti interpretative aggiudicandosi, nel 2015, il Secondo Premio al Concorso “Tchaikovsky” di Mosca.
 
Si inaugura la stagione il 7 ottobre con un concerto al Teatro la Fenice di Venezia: “Omaggio a Franco Rossi”, grande violoncellista del Quartetto Italiano, nel primo decennale della morte. Venezia e Firenze, le città dove è vissuto e ha operato come docente, lo ricordano con un concerto che vede riuniti, con Mario Brunello, promotore dell’iniziativa, altri undici violoncellisti che si sono formati o perfezionati per molti anni sotto la guida dell’illustre maestro (due primi violoncelli alla Scala, primo violoncello alla Fenice, primo violoncello al Verdi di Trieste, primo violoncello alla Regionale Toscana ecc.): Anna Campagnaro, Francesco Ferrarini, Jacopo Francini, Sara Nanni, Akira Ohsawa, Alfredo Persichilli, Luca Provenzani, Luigi Puxeddu, Aya Shimura, Luca Simoncini, Michele Tazzari. Scrive Brunello: «Franco Rossi ha lasciato un segno profondo nell’anima musicale di ogni suo allievo, di ogni giovane violoncellista, di tutti musicisti che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo suono e la sua musica. Ma soprattutto ha mostrato a tutti noi come la musica vada vissuta con intensa umanità, mettendo in dialogo idee e convincimenti senza farsi abbagliare da facili soluzioni. Dodici violoncellisti, tra tanti, che hanno avuto la fortuna di vivere la musica a contatto con Franco Rossi, vogliono ringraziare così il loro Maestro, suonando insieme». Il programma spazia da Bach a Beethoven fino a Villa Lobos ed è arricchito da ben tre nuove opere per 12 violoncelli commissionate per l’occasione a tre grandi compositori, Jorge Bosso, Gustavo Tavares e Giovanni Sollima, ed eseguite in prima mondiale.
 
Un’altra opera commissionata ed eseguita in prima assoluta è “Perdendosi” di Rocco De Cia, affidata al duo Laura Marzadori(violino) ed Olaf Laneri (pianoforte). Il concerto è parte del ciclo dell’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven, progetto di rete interregionale, avviato durante la scorsa stagione concertistica con il duo Dego-Leonardi, che giungerà a conclusione nella stagione 2017/2018.
 
Numerose le compagini orchestrali e gli ensemble, a partire da una amica di lunga data degli Amici della Musica di Mestre, l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Daniel Kawka. Saranno eseguite musiche di Schumann e Casella, oltre al concerto per violino e orchestra op. 47 di Sibelius, mai eseguito prima al Teatro Toniolo, con Anna Tifu al violino.
 
Un’altra gemma italiana del concertismo internazionale è la giovane pianista Beatrice Rana. Il 14 marzo, suonerà le Variazioni Goldberg di Bach, tappa del tour internazionale che la porterà a presentare questo capolavoro presso Wigmore Hall, Théâtre des Champs-Elysées, Berlin Konzerthaus, Aix-en-Provence Festival, Ferrara Musica, Santa Cecilia di Roma e San Francisco Performances.
 
Uno spazio viene riservato al prossimo vincitore del Concorso pianistico nazionale “Premio Venezia”, che si terrà nel mese di novembre al Teatro la Fenice, concorso che a suo tempo ha lanciato anche Beatrice Rana.
 
Lukas Geniušas al Teatro Toniolo ha sostituito con successo Krystian Zimerman e, dopo le affermazioni a Varsavia e Mosca, torna il 31 gennaio, presentando un programma che comprende capolavori pianistici quali il Carnevale di Vienna op. 26 di Schumann, 7 pezzi lirici di Grieg e la Grande Sonata op. 37 di Čajkovskij.
 
Si prosegue con due ensemble italiani: I Solisti Aquilani (per la prima volta al Toniolo)  insieme a Giovanni Sollima quale direttore e violoncello solista,  e Salon Orchester di Michal Duris.
L’apprezzato complesso dei Solisti Aquilani, che vanta quasi 50 anni di storia, possiede un repertorio che spazia dalla musica pre-barocca a quella contemporanea, come dimostra il programma del concerto che comprende Vivaldi, Bach, Donizetti, giungendo fino al presente con Sollima.
«Non dovete viaggiare fino a Vienna, saper ballare il walzer o aspettare Capodanno per ascoltare dal vivo le musiche tipiche dei Balli Viennesi! Ci siamo noi!». Questo è il motto di Salon Orchester di Michal Duris, violino concertatore, una orchestrina-caffè viennese i cui musicisti sono tutti membri dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Un “wiener melange” che rievoca e riattualizza le sonorità musicali della Vienna di fine Ottocento di Strauss figlio e Lehàr.
 
Un ensemble di recente costituzione è Alban Berg Ensemble Wien, nato dalla fusione del prestigioso quartetto d’archi viennese Hugo Wolf Quartett con altri strumenti: pianoforte, flauto e clarinetto (prime parti della Wiener Symphoniker). Il programma comprende composizioni tra otto e Novecento.
Questo concerto, insieme ad altri due, Marzadori/Laneri e Salon Orchester di Michal Duris, costituisce una triade che si ispira alla musica nata e composta nella città di Vienna. Da Beethoven fino al primo Novecento, passando per i caffè ed i walzer della seconda metà dell’Ottocento, un omaggio ad una capitale europea della musica, dove hanno vissuto e creato molti compositori fondamentali per la storia di quest’arte.
 
Verso la fine della stagione ritorneranno sul palco del Teatro Toniolo due progetti avviati dagli Amici della Musica di Mestre nelle stagioni precedenti e che hanno riscosso notevole successo di pubblico: la Giovane Orchestra Metropolitana (GOM) “La Città che Canta”.
Il 9 aprile al Teatro Toniolo, dopo la seconda edizione dei laboratori orchestrali al Teatro Momo, la GOMformata da studenti del territorio veneziano, presenterà fuori abbonamento un nuovo programma, tutto incentrato su musiche da film e brani celebri utilizzati nei film.
La Città che Canta, il 6 maggio, con il Coro del Teatro la Fenice, porta l’opera all’interno della stagione di musica sinfonica e da camera. Alcuni solisti, accompagnati dal coro, proporranno cori ed arie d’opera, con la direzione del maestro Claudio Marino Moretti.
Ultimo aggiornamento: 12/04/2017 ore 10:17