Il progetto

L'idea di dotare Mestre di un grande bosco periurbano nasce attorno al 1984 da un vasto movimento ambientalista che si oppone alla costruzione del nuovo ospedale vicino al boschetto di Carpenedo. Nell'ambito dell'Azienda Regionale delle Foreste, di cui Gaetano Zorzetto era consigliere, prende forma il progetto.
La Regione Veneto inserisce il Bosco nella sua pianificazione e inizia ad erogare cospicui finanziamenti finalizzati al disinquinamento della laguna; altri fondi regionali, destinati ad incentivare la forestazione di aree agricole, vengono utilizzati da alcuni proprietari, tra cui la Fondazione Scientifica Querini Stampalia che pianta 20 ettari. Nascono così alcuni nuclei boscati su aree private.
Un vasto movimento di opinione, guidato in particolare dai club service di Mestre, mantiene viva l'idea del Bosco presso la cittadinanza. Questo movimento darà vita, nel 2001, all'Associazione per il Bosco di Mestre.
Dal 2001 il Comune di Venezia attiva un apposito ufficio al quale destina il venti per cento dei proventi ricavati dalla nuova edificazione (oneri di urbanizzazione secondaria).
Nel 2005 entra in vigore il nuovo Piano Regolatore Generale, che prevede 1.200 ettari di Bosco, in parte pubblico in parte privato, quest'ultimo reso conveniente da appositi incentivi urbanistici.
Nel 2003 il Comune di Venezia ottiene l'usufrutto di 230 ettari di terreno agricolo sul quale intende piantare il bosco. Nel 2005 l'ufficio che si occupa del Bosco viene trasformato in Istituzione per il Bosco di Mestre che si dedicherà alla realizzazione e gestione del bosco nel territorio comunale.
Dal 2004 e sino al 2009 l'Istituzione realizza l'impianto del bosco secondo quanto previsto dal Piano Guida, strumento attuativo approvato nel 2004.
Nel 2008 l'Immobiliare Veneziana mette a disposizione un'area a Campalto per farne un bosco aperto al pubblico.
 
Oggi le aree dei Boschi di Mestre sono gestite dal Settore Verde Pubblico - Servizio Bosco e Grandi Parchi.
Ultimo aggiornamento: 08/01/2024 ore 16:45