Chiara Ventura

Ventura Chiara nasce a Verona nel 1997. Vive e lavora a Verona. Di formazione pittorica, si concentra su questa pratica come un intimo esercizio di distacco guardando il paesaggio nel corpo e insieme il corpo nel paesaggio. Giunge ad analizzare i comportamenti e le forme gestuali attraverso, principalmente, la pratica performativa, con attenzione agli aspetti minimali e semplici. Per un’indagine sullo sguardo e sulle capacità d'osservazione nei contesti quotidiani, di routine, le sue performance ed i suoi interventi assumono spesso un carattere mimetico che predilige il contesto extra-artistico. Ventura col suo lavoro indaga e denuncia problematiche legate alle forme di violenza presenti nella società contemporanea.

Nel 2020 co-fonda plurale e ancora oggi, insieme a Leonardo Avesani e Giulio Ancona esplora una forma empatica di esistenza per esprimere l'idea di un corpo-Uno, lavorando sulle falle che riscontrano nel quotidiano e su come la generazione di cui fanno parte (Generazione Z) si pone nel mondo.

Palazzo Carminati
gestoempatico@gmail.com

Mi chiamo fuori (2020), performance, durata variabile Video 5‘03”

Ora non grido più,
giunta al termine della mia voce,
anche le botte sono finite
e così finalmente anche la mia prigionia
in questa cella di sordi, muti e ciechi,
muoio in un paese invalido,
che poco a poco ogni giorno
sposta il mio sgabello…
impiccata dalle mie corde vocali,
ho smesso di lamentarmi.
Mangio una lingua di manzo mentre tento di pronunciare i nomi delle donne morte per femminicidio nel mio paese nell’arco di un anno. La mia voce è censurata.

Ultimo aggiornamento: 09/11/2022 ore 10:14