Bosco Asseggiano

Il Bosco di Asseggiano è un bosco di nuovo impianto e si estende per 10 ettari.
 
É situato nella parte ad ovest dell’abitato di Mestre e anch’esso è parte integrante dei boschi planiziali del Bosco di Mestre, ascrivibile alla tipologia del querco-carpineto planiziale.
 
Sono state messe a dimora 10.000 piante forestali. Tra le specie principali vi sono:
 
  • Tipologia specie arborea: Carpino bianco (Carpinus betulus), Farnia (Quercus robur), Olmo campestre (Ulmus minor), Acero campestre (Acer campestre), Tiglio (Tilia cordata), Ciliegio selvatico, Pioppo bianco (Populus alba), Ontano nero (Alnus glutinosa), Pioppo nero (Populuis nigra), Salice bianco (Salix alba);
  • Tipologia specie arbustiva: Pallon di maggio (Viburnum opulus), Biancospino (Crataegus monogyna), Prugnolo (Prunus spinosa), Corniolo (Cornus mas), Frangola (Frangula alnus), Fusaggine (Euonymus europaeus), Ciliegio selvatico (Prunus avium).
Coerentemente con gli obiettivi specifici previsti dal progetto PNRR - Missione 2.4 - INTERVENTO DI FORESTAZIONE URBANA PERIURBANA ED EXTRAURBANA NELLE CITTÀ METROPOLITANE, con cui è stato finanziato l'impianto, saranno ottenuti i seguenti risultati:
 
  •  incremento della biodiversità delle aree interessate con l’introduzione di specie arboree ed arbustive del tutto assenti e con l’allargamento di boschi esistenti;
  • incremento dei servizi ecosistemici delle aree boscate urbane e periurbane, con particolare riferimento alla fruibilità dei nuovi boschi ed anche dei boschi esistenti;
  • lotta al cambiamento climatico, favorendo l’adattamento e la mitigazione della crisi climatica;
  • incremento della riduzione di inquinanti atmosferici;
  • incremento e miglioramento della funzionalità di infrastrutture verdi;
  • miglioramento della salute e del benessere dei cittadini e quindi della qualità della vita;
  • tutela della qualità della risorsa idrica con particolare riferimento alla qualità delle acque delle reti idrografiche anche minori;
  • miglioramento dei paesaggi antropizzati, valorizzando gli spazi aperti in diretta relazione con le aree urbanizzate;
  • incremento della funzionalità e della connessione della rete ecologica regionale e provinciale.
Ultimo aggiornamento: 08/01/2024 ore 17:07