FINE CORSA Mostra Laboratori IUAV


Video, fotografie, proiezioni di documentari, progetti editoriali, installazioni sonore in mostra dal 13 al 23 giugnonelle sale di Palazzetto Tito. Una sessantina di studenti del corso di laurea magistrale in Teatro e Arti Visive dell'Università Iuav di Venezia espongono le opere realizzate durante i laboratori gestiti e guidati da quattro docenti: Stefano Arienti, Lewis Baltz, Marco Bertozzi e Cornelia Lauf.

In ogni laboratorio un metodo e alcuni temi da sviluppare, un lavoro intenso tra discussioni e sperimentazione tecnica per arrivare alla realizzazione di progetti che spaziano tra l'interesse per un lavoro ancora scultoreo o pittorico, l'apertura alle problematiche sociali, alle narrazioni intime, al dialogo critico su temi e argomenti del sentire contemporaneo.

Si parte con il Laboratorio di Cornelia Lauf, i cui studenti nell'androne della Fondazione allesticono i loro progetti nati da un lavoro in cui la pratica artistica si fa azione sociale, indagine sui linguaggi e i contesti culturali connessi all'arte. I temi che diventano autentico materiale plastico sono il ripristino dei mestieri, l'uso del genio e del "concetto" come principi guida nella costruzione di grandi capolavori. Ci si confronta con il mondo dell'artigianato, della critica che interpreta le opere d'arte e i grandi artisti, l'arte come attivismo e il rapporto con il pubblico tra differenze di età e formazione.

Salendo le scale, nel salone principale, ci si imbatte nel Laboratorio di tecniche di allestimento condotto da Stefano Arienti, nel quale gli studenti hanno avanzato ipotesi e tentativi, condotto progetti, qualcuno di essi già avviato in precedenza, discutendo apertamente forme e soluzioni d'allestimento; l'approccio è stato quello del "fare", soprattutto all'interno dell'aula del laboratorio, talvolta partendo da improvvisazioni con la materia stessa o con sconfinamenti e ridefinizioni delle tecniche. In tal senso si è svolto anche un laboratorio di ceramica, in collaborazione con Filippo Mastinu (Lab Alias), quasi un laboratorio matrioska, che ha permesso agli studenti di verificare le qualità della materia, raggiungendo risultati inaspettati di cui è proposto un assemblaggio collettivo.

Le sale adiacenti il salone centrale ospitano i Laboratori di Marco Bertozzi e Lewis Baltz. Il primo si è caratterizzato per una indagine dell'idea documentaria, concentrandosi sulla biografia e sull'autobiografia. Attraverso la realizzazione di un film, gli studenti hanno affrontato le varie fasi di lavoro, dalla stesura del soggetto sino alla post-produzione. Ampio spazio è stato accordato a momenti di riflessione comune, con la visione in progress dei lavori. Alla ricerca di originali orizzonti espressivi, una particolare attenzione è stata posta alle pratiche sperimentali e alle ibridazioni del cosidetto "cinema del reale". I lavori del laboratorio di Marco Bertozzi saranno proiettati la sera dell'inaugurazione alle ore 21.15 nel salone centrale; la proiezione sarà trasferita durante il periodo di apertura della mostra in una delle sale adiacenti.

I partecipanti al laboratorio tenuto da Lewis Baltz, invece, si sono confrontati con le risposte possibili che l'arte e gli artisti contemporanei hanno elaborato nei tempi dell'inquietudine, della guerra, della sommossa, della rivolta. Su questa linea, dopo la visione e la discussione di numerosi materiali, gli studenti hanno sviluppato strategie artistiche proprie. Strategie per il presente. Welcome to interesting times.

Ultimo aggiornamento: 20/06/2019 ore 14:52