Stonefly Cammina con l'Arte 2014


Viafarini ospita i vincitori e le opere di "Another Second Skin"

giovedì 12 marzo 2015 - anteprima stampa ore 17.00
inaugurazione al pubblico ore 18.00

opere di Caterina Erica Shanta, Graziano Meneghin e Jacopo Trabona
a cura di Marco Tagliafierro e Stefano Coletto

Per la prima volta in mostra a Viafarini i vincitori della quinta edizione del Premio Stonefly Cammina con l'Arte, promosso dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, storica istituzione veneziana e punto di vista privilegiato delle esperienze artistiche più interessanti del Triveneto, e Stonefly, azienda italiana leader nella produzione di calzature ad alto contenuto di innovazione. Attraverso un modello di partnership tra arte e impresa in continua evoluzione e volto a conferire al premio un ruolo sempre più qualificante e distintivo, i giovani artisti in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa sono stati invitati a confrontarsi con le dinamiche produttive e le attività che si svolgono nell'azienda, interpretando attraverso la propria ricerca gli stimoli derivanti dalle sperimentazioni materiali, dalle relazioni tra i lavoratori, dalle modalità di comunicazione e scelte strategiche. Stonefly ha infatti aperto le proprie porte alla curiosità degli artisti, chiamandoli a riconsiderare, dal loro punto di vista, il progetto Second Skin: la calzatura risultato di una lunga ricerca tecnologica che per morbidezza, comodità, leggerezza, diviene per il piede una vera "seconda pelle".  Gli artisti hanno quindi immaginato, seguendo la propria attitudine e secondo le tecniche a loro più confacenti, la materializzazione di una seconda pelle, traslando e ampliando i contenuti di questa innovativa collezione.

A Milano saranno presentate al pubblico le opere di Caterina Erica Shanta (nata Landsthul, Germania, classe 1986), vincitrice del premio acquisto e produzione con l'opera Toccare senza vedere, vedere senza toccare, e del duo Graziano Meneghin e Jacopo Trabona, cui è stato attribuito un secondo riconoscimento per The Black square/La macchina per vedere ciò che c'è.

L'anteprima per la stampa è prevista giovedì 12 marzo 2015 alle ore 17.00. Subito dopo, alle ore 18.00, l'inaugurazione della mostra al pubblico.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a martedì 17 marzo 2015, dalle 15 alle 19.

Viafarini DOCVA
Fabbrica del Vapore
via Procaccini 4
20154 Milano

Caterina Erica Shanta ha vinto il progetto Stonefly Cammina con l'arte 2014 "Another second skin" con il progetto Toccare senza vedere, vedere senza toccare, un video che racconta e interpreta con la specificità del linguaggio video la  manualità in fabbrica. Il gesto dell'uomo, nella fabbrica, non è più orientato verso un altro soggetto, ma allo strumento, alla macchina e da esso dipende il risultato materiale della cosa prodotta. Tra gli individui della fabbrica il lavoro sussiste in temporalità differenti e compresenti, ma scisse le une dalle altre. Utilizzo del montaggio video permette di adattarsi alla temporalità variabile del lavoro e di ricomporre azioni distinte ma senza narratività. Perciò il montaggio video del film registra affinità e contraddizioni tra gesti, piuttosto che una narrazione lineare basata sulla classica visione della fabbrica. Il medium video diviene strumento di conoscenza, di apprendimento e di relazione empatica dove pelle elettronica e pelle organica si avvicinano e si sovrappongono, ma alla fine non coincidono e l'immagine diviene sintomo di una relazione mancata.

Un libretto sarà visibile e consultabile vicino alla proiezione con le fotografie che documentano l'attività di Shanta nella fabbrica. In questo modo l'artista si mostra dentro gli spazi e vicino alle azioni che va indagando, cercando così di togliere retorica e autorialità al suo lavoro mostrandosi parte di un processo che cerca di fondere la prassi  artistica con l'azione meccanica artigianale degli operai ripresi. Graziano Meneghin e Jacopo Trabona per "Another second skin", fingono il ritrovamento di "The Black Square" di Jack Milanese, romanzo di fantascienza fittizio da loro scritto rispettando le caratteristiche che erano tipiche del genere nel 1967 (anno in cui ne immaginano aver avuto luogo la pubblicazione) e producono una serie di artefatti in diversi media che ne attestino l'esistenza e la riscoperta negli anni successivi. Nel romanzo il protagonista dopo aver trascorso diverso tempo in una grotta, cercando di imparare a "dipingere il buio attraverso il buio", esce e trova una New York sommersa da uno strato di Vanta Black, un materiale nero che la rende bidimensionale agli occhi della gente. Questo fenomeno è dovuto ad un cataclisma ambientale che porta alla produzione di piccoli detriti di polvere nera.  In qualità di artista abituato al buio, riesce a vedere quello che gli abitanti della terra non riescono più a vedere, la seconda pelle della realtà che alla fine è la realtà stessa. Nello specifico, elementi direttamente ispirati alla trama come la Macchina per vedere ciò che c'è - strumento utilizzato dal protagonista che in mostra prende la forma di un modellino componibile uscito in edicola nel 2000 - sono affiancati da altri, come la pagina Wikipedia dell'autore, che esemplificano eventi verificatisi al di fuori del guscio narrativo, ma all'interno di quello della storia recente.

Viafarini

E' un incubatore creativo e hub per le arti visive, attivo a Milano alla Fabbrica del Vapore, che opera in rete con altre organizzazioni d'eccellenza a Milano, in Italia e all'estero tra cui Fondazione Bevilacqua La Masa, con la quale collabora dagli anni Novanta.Oggi Viafarini ha rinnovato la propria mission: da incubatore creativo per formare artisti per il sistema dell'arte, con Bureau Viafarini si allarga a osservatorio e agenzia finalizzata alla creazione di reti di collaborazione tra ricerca artistica, committenza privata e società civile.  Il know how maturato da Viafarini, in termini di servizi di documentazione, consulenza agli artisti, produzione, residenza, formazione, comunicazione ed esposizione viene messo oggi a disposizione per collaborazioni interdisciplinari, per investire sul ruolo dell'artista come innovatore sociale.

Ultimo aggiornamento: 14/06/2019 ore 12:58