Il progetto

La realizzazione del Parco di San Giuliano rappresenta uno dei progetti più ambiziosi tra quelli inseriti tra le proposte italiane ammesse a contributo europeo.
Di sicuro per Venezia costituisce uno degli interventi di riconversione urbana più significativi per consistenza, complessità e articolazione, nonché per le difficoltà di attuazione dovute al forte degrado ambientale del sito. 
La proposta di bonifica dell'ambiente e di ripristino dell'ecologia marina - un settore oggi complesso e delicato, ma in rapido progresso - rappresenta l'inizio attuativo di una politica di conservazione e salvaguardia dell'habitat lagunare, in grado di invertire i processi di degrado dei patrimoni naturali esistenti sul bordo lagunare.
 
Nel 1990 il Comune di Venezia ha indetto il concorso internazionale di progettazione "Un Parco per San Giuliano" al fine di raccogliere nuove idee per la risoluzione di alcuni dei problemi che affliggevano l'ambiente lagunare e la città.
Nel 1991, l'arch. Antonio Di Mambro, responsabile del gruppo Comunitas Inc. vincitore del concorso internazionale di progettazione urbanistica, ha ricevuto l'incarico per la progettazione del "sistema per il tempo libero nell'area di San Giuliano Forte Marghera e Cavergnaghi" il cui primo stadio è consistito nella stesura del Piano Guida.
Il Piano Guida ultimato nel '94 definiva una vasta area di intervento, articolata in molteplici ambiti di progetto: Forte Marghera, Canale Salso, Canale Osellino, Passo Campalto, il fronte lagunare a Campalto, Punta San Giuliano, l'isola delle sculture e l'area Pili. 
Del complesso del parco configurato nel Piano Guida, l'Amministrazione comunale ha, in seguito, stabilito le priorità attuative, in rapporto ad urgenze politico - amministrative, alle disponibilità finanziarie e all'assetto proprietario delle aree.
I lavori, a seguito di un provvedimento giudiziario, hanno subito un'interruzione nel periodo marzo 1999 - aprile 2000.
Ad oggi sono stati realizzati la messa in sicurezza della discarica, la rimodellazione dell'area e di tutti gli impianti a rete per la realizzazione del Belvedere e del Parco urbano, e le opere di accesso al Parco.
L'Amministrazione ha inoltre sottoscritto una convenzione con il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova per la progettazione e la realizzazione del piano di utilizzo del lotto che si estende tra il canale Scolmatore e Campalto. In questa area di 29 ettari sono state eseguite le opere di messa in sicurezza.
 
Venerdì 7 novembre 2003 il Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, e il Sindaco di Venezia, Paolo Costa, hanno presentato alla cittadinanza il Parco di San Giuliano presso l'Entrata Nord del Parco.
Per tre giornate il Parco è stato aperto ai cittadini con attività di animazione e iniziative oltre all'attivazione di un trenino per un percorso circolare.
L'8 maggio 2004 il Parco San Giuliano viene inaugurato ufficialmente con il taglio del nastro da parte del Sindaco Paolo Costa assieme all'Architetto Antonio Di Mambro e al Presidente dell'Istituzione Il Parco Giovanni Caprioglio. 
Nel 2010 sono stati realizzati tre pergolati, nuovi servizi igienici e due spogliatoi.

Con l'attuazione del parco, l'area di Punta San Giuliano, utilizzata da anni come discarica di rifiuti industriali e urbani, perde definitivamente la sua funzione negativa di barriera tra Mestre e la sua laguna e torna a costituirne l'affaccio naturale sulla città antica.
La particolare posizione in cui si colloca il Parco, sulle sponde della laguna, a metà strada tra i poli di Venezia e Mestre, gli conferisce un importante ruolo simbolico, che si estrinseca nella duplice funzione di porta d'accesso alla città lagunare e baricentro dei flussi d'interesse sociale e culturale.

Ultimo aggiornamento: 08/01/2024 ore 14:26