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  • Collegio (di tecnici): è il collegio che ha il compito di determinare in via definitiva l'indennità di esproprio nel caso in cui il proprietario non accetti l'indennità provvisoria offertagli e opti, appunto, per la determinazione tramite esso (T.U., art. 21). Due tecnici sono nominati dall'autorità espropriante (uno di questi su indicazione del proprietario) e, su istanza di chi vi abbia interesse, un terzo viene nominato dal presidente del tribunale civile competente per territorio.
  • Commissione Provinciale: commissione istituita presso ogni provincia ai sensi dell'art. 41 T.U.. Ha il compito di determinare annualmente il valore agricolo medio (V.A.M.) secondo la regione agraria e il tipo di coltura in atto. Ha inoltre il compito di determinare, in alternativa al collegio arbitrale, l'indennità definitiva di espropriazione, nonché l'indennità di occupazione temporanea.
  • Comparto edificatorio: insieme di aree tra loro confinanti, con più proprietari, individuato dal piano particolareggiato per la realizzazione di un complesso edilizio. Nel caso i proprietari non siano tutti d'accordo sulla sua attuazione, può dare luogo a una procedura espropriativa.
  • Criterio d'indennizzo o di stima: regola che stabilisce come calcolare un'indennità di esproprio, di asservimento o di occupazione. La legge stabilisce differenti criteri per l'indennità di esproprio rispettivamente di aree edificabili (T.U., art.37), edificate (T.U., art. 38) e non edificabili (T.U., art. 40). Per l'indennità di asservimento i criteri sono dettati dal T.U., art. 44; per l'indennità di occupazione si fa riferimento al T.U., art. 50. In relazione all'indennità di esproprio ed anche alla sua possibile tassazione (regime fiscale), si precisa che il criterio assunto per la stima è da non confondere con la localizzazione dell'area in una determinata zona territoriale omogenea.
 
Ultimo aggiornamento: 11/11/2016 ore 16:00