MATITE IN VIAGGIO - Wakaliwood la Hollywood d’Uganda

Sabato, 6 Ottobre, 2018
Ore: 
18:30

Wakaliwood la Hollywood d’Uganda
Conferenza spettacolo
 
Ingresso libero fino a esaurimento posti
 
La vita dietro della Dreams Factory in Uganda documentata dal fotografo italiano Stefano Schirato
Dalle ricche produzioni hollywoodiane alla baraccopoli di Kampala, dove si producono film a 200 dollari da milioni di visualizzazioni online. Un fenomeno raccontato da Stefano Schirato attraverso aneddoti, personaggi, finzioni da set e attori improvvisati e tanta passione.
Wakaliga, una baraccopoli di Kampala di 2000 abitanti, ospita una giovane industria cinematografica ugandese in espansione, conosciuta come "Wakaliwood", l'ugandese Bollywood. Nei film basso budget, le padelle per frittura e tubi in pvc formano lanciarazzi, palloncini riempiti di tintura rossa simulano petardi esplosivi.
Non ci sono insegne giganti nella Hollywood ugandese di Kampala, come scrive Alessandra Muglia sul 7 Corriere della Sera, “soltanto un cartello in legno ... Punta verso un sentiero dissestato che porta a un gruppo di minuscoli edifici con il tetto in lamiera disposti a corte, sulla facciata esterna la scritta “Ramon Film Production”. È in questo angolo polveroso di Wakaliga – slum di duemila abitanti alla periferia della capitale, senza acqua corrente, con elettricità intermittente e pressoché zero connessione web – che oltre dieci anni fa è partita la sfida di Isaac Nabwana: riuscire a produrre film d’azione nel cortile di casa con poco più di nulla, soltanto estro e passione in abbondanza. Con un budget che non arriva a 200 euro a film, un cast formato da parenti, amici e vicini, armi di legno, oggetti di scena fabbricati con materiali di fortuna e attrezzi per il fai da te come avveniva agli inizi di Hollywood, Isaac ha inaugurato una singolare produzione tutta combattimenti, sparatorie ed effetti speciali rudimentali.
Un po’ Rambo americano, un po’ Bruce Lee cinese, ma in salsa locale. In Occidente lo hanno ribattezzato il Tarantino ugandese, ma lui prende le distanze: nei suoi film non ci sono solo violenza e scene splatter, ma anche –soprattutto – tanta comicità. O meglio la violenza è così visibilmente finta che risulta comica.”
È un vero fenomeno: i film d'azione girati in Wakaliga con i mezzi più semplici possibili e con budget inimmaginabili sono stati visti dal pubblico di tutto il mondo. La passione di Isaac Nabwana per il cinema ha cambiato radicalmente la vita di centinaia di abitanti della baraccopoli. Il fotografo italiano Stefano Schirato ha documentato la vita dietro le quinte della Dream Factory in Uganda.
La passione di Isaac Nabwana per l'industria cinematografica, lui stesso profondamente influenzato dall'amore di suo fratello per i western, lo spinge a iniziare la sua avventura nel 2005, quando produce i primi video musicali.
Nel 2011, il regista Alan Hofmanis, americano trasferitosi a Kampala, ha lanciato una campagna di crowdfunding per il film di Nabwana Ebola, e ha raccolto $ 13.000. Questo è stato l’inizio. Gli abitanti di Wakaliga sono stati travolti dall'appassionato interesse di Isaac per il cinema. Sono stati reclutati come attori, anche quelli con poca o nessuna esperienza. Con gli anni molti di loro si sono interessati al mestiere, chi studiando recitazione, chi imparando a praticare le arti marziali.
Wakaliwood è profondamente radicato nella baraccopoli. Isaac e i suoi parenti condividono la loro abitazione con l'intera troupe. Vivono e lavorano insieme sotto lo stesso tetto. La casa che Isaac ha costruito con le sue mani è quella della famiglia Nabwana, completa di suoceri e inquilini: la sala prove è utilizzata per le scene di giorno e riempita di sacchi a pelo durante la notte.
 
Stefano Schirato
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Ultimo aggiornamento: 03/10/2018 ore 12:05